Una rete tra le comunità dell’Appennino per restituire un futuro a paesi come Greci, costretti a fare i conti con un progressivo spopolamento. E’ l’appello lanciato nel corso del confronto “Irpinia d’autore’ tenutosi questo pomeriggio presso il Caffè sociale Hope di Avellino, promosso da “Insieme per Avellino e per l’Irpinia” in collaborazione con l’Ic Aurigemma di Monteforte e l’Ic Calvario Covotta di Ariano e le associazioni “Avellino per il mondo” e “Il Bucaneve”. Punto di partenza del dibattito il volume di Antonio Sasso “Un anno d’altri tempi” dedicato alla comunità di Greci. È stato Pasquale Luca Nacca di “Insieme per Avellino e per l’Irpinia” a ricordare il valore di cui si carica la legge regionale che tutela le minoranze linguistiche come la comunità arbereshe e l’impegno dell’associazione per la valorizzazione del patrimonio culturale locale. Filomena Colella, dirigente dell’Ic Aurigemma di Monteforte e reggente dell’Ic Calvario-Covotta, che comprende anche il plesso di Greci, ha posto l’accento sulla capacità della scuola del centro irpino di conciliare tradizione e modernità, a partire dal legame forte con le radici e la lingua e cultura arbereshe. Ha quindi ricordato l’impegno instancabile di insegnanti come Lucia, scomparsa nei mesi scorsi, in prima linea nella valorizzazione e trasmissione di questo patrimonio agli studenti. “A lei sarà dedicata una cerimonia in programma il 13 dicembre con un concerto – ha spiegato la dirigente – Ci piacerebbe, inoltre, trasformare l’aula nella quale conservava abiti e simboli della cultura arbereshe, in una sala museo a lei intitolata”. Ha ribadito, infine, come “è nostro dovere tutelare le minoranze linguistiche. Crediamo in valori come il rispetto delle tradizioni e culture di tutti i popoli, nella necessità di salvaguardare il patrimonio culturale locale”. Quindi ha annunciato il gemellaggio che vede protagonisti gli studenti dell’Ic Aurigemma di Monteforte e gli allievi dell’Ic di Ariano, proprio nel segno del confronto e dello scambio culturale.
Tante le idee emerse dal confronto come la proposta di realizzare un archivio fotografico dell’Irpinia da parte del fotografo Claudio Velle. Il sindaco Nigi Norcia ha ricordato come Greci sia l’unica comunità arbereshe della Campania, sottolineando l’importanza di valorizzare sapori, profumi e tipicità del territorio, anche grazie alla bella sinergia stabilita con l’istituto comprensivo. E’ stato quindi Marco De Prospo, già dirigente dell’Ic Calvario-Covotta a ricordare le tante iniziative promosse nei 17 anni di guida dell’istituto, in collaborazione con l’amministrazione comunale, dalla visita del presidente dell’Albania, in occasione dell’inaugurazione del monumento all’eroe albanese Scanderberg al convegno con la partecipazione del linguista di fama internazionale Peter Austin, senza dimenticare il corto Katundi realizzato dagli studenti.
A porre l’accento sulla necessità di unire le forze per difendere i comuni delle aree interne Michele Ciasullo di “Insieme per Avellino”, “Siamo chiamati a stabilire una sinergia tra le comunità pensanti dell’Appennino, poichè nessuno si salva da solo. La sfida deve essere quella di garantire qualità dei servizi e fermare lo spopolamento. Bisogna conciliare l’ottimismo della volontà e il pessimismo della ragione. Dobbiamo partire dall’amore per la comunità e fare pressione sulla politica che ha dimostrato di avere poco a cuore le sorti dell’Appennino”. Un appello a restare uniti rilanciato anche da Maria Ronca del Bucaneve.
Carica di emozione la testimonianza di Antonio Sasso che ha consegnato aneddoti e ricordi legati alla sua infanzia a Greci, “a partire dalle suore del paese che mi hanno insegnato l’italiano” sottolineando come “Greci scomparirà solo se lo vogliamo noi. Questo volume rappresenta il primo tassello di un progetto che mi piacerebbe continuasse. Il nostro impegno deve essere quello di trasmettere questo patrimonio alle nuove generazioni e tutelarlo in tutti i modi, facendolo conoscere anche al di là dei confini provinciali”. Ha posto l’accento sul ruolo centrale delle donne di Greci nella comunità, “risolute e di cuore” come appaiono nella descrizione del poeta Pietro Paolo Parzanese, capaci di conciliare radici e modernità. Quindi ha sottolineato l’importanza che anche le scuole del territorio riscoprano luoghi come Greci grazie alla legge regionale che favorisce itinerari alla scoperta delle aree interne. Per poi evidenziare come “manca ancora la visibilità nel confronto con il comune capoluogo”.
A impreziosire il confronto, moderato da Gianluca Amatucci, la presenza di una grecese doc, Carmela interprete del canto sacro del venerdì prima di Pasqua che ha intonato alcune strofe in arbereshe. A concludere il dibattito Elvira Napoletano di ‘Avellino per il mondo” che ha ricordato come Avellino abbia bisogno di spazi per fare comunità, di qui l’idea di un caffè sociale dove è possibile acquistare anche prodotti legati al commercio equo e solidale.