Grottaminarda. C’è qualcosa da mettere, ancora, a punto in merito alla “Agenda Ufita”, il protocollo firmato dai sindaci dell’area Vasta che, nei giorni scorsi, hanno tenuto un consiglio comunale aperto nell’aula consiliare di Ariano Irpino.
Ed è il primo cittadino di Grottaminarda, Marcantonio Spera, ad entrare nel merito delle conclusioni finali dell’assemblea allargata ai Comuni dell’Area Vasta dell’Ufita, del Calore del Miscano e del Cervaro. Con la presenza di parlamentari e consiglieri regionali.
Spera, intanto, cerca di sintetizzare il documento politico, che ha in qualche modo messo d’accordo tutti. O quasi. Nel documento firmato a fine riunione, c’è l’ impegno assunto dagli stessi parlamentari e consiglieri regionali: quello di portare le istanze nelle rispettive sedi istituzionali ed inviare informativa sugli esiti.
Questi i punti: riguardo Industria Italiana Autobus, la fabbrica di valle Ufita, bisogna assumere iniziative presso il Governo e le Regioni Emilia-Romagna e Campania, per ottenere certezze sul futuro, richiedendo alla Società di formalizzare il progetto industriale valido per i prossimi anni, con le idonee garanzie di copertura.
Invece per la Lioni Grottaminarda saranno necessarie iniziative presso la Regione Campania – individuata quale commissario ad acta – per la realizzazione dell’opera affinchè siano individuati termini certi per la ripresa dei lavori ed il completamento.
Per un’ altra emergenza, quella idrica, i sindaci dell’area Vasta intendono assumere iniziative presso la Regione Campania per sollecitare la programmazione di interventi urgenti, almeno sulle grandi adduttrici, in attesa di un piano più articolato da sviluppare attraverso le misure del PNRR.
Quindi l’Alta Velocità: iniziative presso il Governo e la Regione per ottenere un focus sullo stato di avanzamento dei lavori; chiedere l’ampliamento della Zes Valle Ufita attualmente limitata all’area Asi di Flumeri; riprendere la discussione, già da tempo avviata con il Presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania, Luca Cascone, per il riammagliamento infrastrutturale intorno alla stazione Hirpinia in modo da garantire un’accessibilità al sito degna dell’importanza dell’investimento e definire un programma complessivo di interventi al fine di massimizzare i benefici dell’Alta capacità”; ottenere in tempi rapidi notizie in ordine al riparto dei ristori ambientali a favore dei comuni destinatari degli stessi; intervenire presso RFI, quale stazione appaltante dell’opera, affinché venga immediatamente approvato e condiviso con il territorio, il progetto esecutivo cantierabile della Piattaforma Logistica; assumere iniziative presso la Regione Campania affinchè la Giunta Regionale deliberi immediatamente gli indirizzi attuativi per la redazione del Masterplan, definisca l’area di intervento e approvi lo schema di protocollo di intesa con gli enti territoriali coinvolti. Dice, a questo punto, il sindaco della cittadina ufitana:”Non c’è più tempo da perdere”.
E giudica, comunque, “positivo” l’esito dei lavori per quanto realizzato, ma”negativo” per le partecipazioni, e “pessimo” per le aspettative. Spera spiega:
«A livello locale i Sindaci sono presenti, motivati, reattivi, ma pagano le incertezze della politica sovracomunale e patiscono un isolamento ingiustificato in questo momento storico».
Marcantonio Spera,in questa fase, non accetta “da parte di nessuno discorsi divisivi” che possano mettere “i territori l’uno contro l’altro” e rimarca il ragionamento in termini di comprensorialità:
«Grottaminarda è centrale come Ariano, Flumeri, Melito e altri paesi, e più si allarga il cerchio intorno alla Stazione e più risulteranno tutti i paesi centrali, come è giusto che sia.
Grottaminarda è parte integrante di un insieme geometrico, geo fisico, geopolitico e culturale, antropologicamente parlando, che coincide con tutta l’Area Vasta, e si batterà per tutta l’Area Vasta senza fughe in solitaria insensate.
Grottaminarda è centrale come Avellino in quest’ottica, ma non rivendica posizioni dominanti, pretestuose, effimere e divisive. Insieme, con progressione, inclusione e lungimiranza, costruiremo il futuro per queste aree interne senza combattere per “quattro denari” o per ” un posto al sole” di qualche misero capetto».
Giancarlo Vitale
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