Guerra aperta nel Pd, De Luca contro la segreteria nazionale: “Mi ricandido a prescindere”

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Tutti contro il terzo mandato. E il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, passa al contrattacco. Ai tre dirigenti pd vicini alla segretaria Elly Schlein, che questa mattina unanimante, hanno ribadito perentoriamente il no al tris per De Luca, lui risponde deciso: “Io vado avanti a prescindere, mi ricandido. Chi ci sta ci sta. Chi non ci sta non ci sta”. L’affondo poi contro “l’imbecillità di qualche esponente del Pd”.

Dopo il caso Alfieri, a bocciare il terzo mandato sono il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale pd, Marco Sarracino, l’europarlamentare e responsabile Informazione nella segreteria nazionale pd Sandro Ruotolo, e il senatore Antonio Misiani, commissario pd in Campania. Lo spunto è l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto politici legati (politicamente) a De Luca: il sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri, finito agli arresti, e il consigliere regionale del gruppo De Luca Presidente, Giovanni Zannini, che risulta indagato.

Sarracino, intervistato da Repubblica, ricorda che sul terzo mandato “la direzione nazionale si è già espressa chiaramente. Il voto in Parlamento è stata la conseguenza della scelta compiuta nel partito”. E a suo giudizio il Pd doveva ”escludere certi iscritti come abbiamo fatto in passato”.

“A me dispiace di dover parlare del bisogno di rinnovamento quando interviene la magistratura, il nostro obiettivo è intervenire prima”, dichiara Ruotolo sul Fatto Quotidiano: “Da quanto tempo De Luca è nelle istituzioni? C’è un problema di qualità del consenso. Se si costruisce con le fritture di pesce e le famose ambulanze, bisogna porre il problema del ricambio delle classi dirigenti”.

Ancora, per Misiani la strada del terzo mandato “non è percorribile”.

De Luca non vuol sentire ragioni: “Non so più come dirlo. Io vado avanti a prescindere, mi ricandido”. Così parlando al centro orafo Tarì di Marcianise. “Chi ci sta ci sta. Chi non ci sta non ci sta. Io – continua il governatore – vado avanti a prescindere, anche se c’è sempre qualcuno che fa domande sulla base dell’imbecillità di qualche esponente del Pd. Non so più come dirlo. Io vado avanti a prescindere, mi ricandido. Chi ci sta ci sta. Chi non ci sta non ci sta. L’importante è che ci stiate voi, perché se questo lavoro si ferma, la Campania precipita”.



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