Ci siamo. Dopo una lunga attesa, il girone C di Serie C è finalmente pronto a riaprire i battenti. Con Giugliano-Viterbese e Monterosi-Cerignola, in programma alle ore 17:30, avrà inizio domani la nuova stagione del raggruppamento meridionale. Come ogni anno c’è grande attenzione per il blasone delle piazze coinvolte, ma anche per la presenza di allenatori importanti e le stelle distribuite nelle varie squadre. La corsa alla Serie B si preannuncia avvincente, anche alla luce di un livello medio che si è alzato notevolmente rispetto agli scorsi anni. Proviamo pertanto a stilare una griglia del girone C, indicando le formazioni meglio attrezzate e dividendole in quattro file.
PRIMA FILA
(Catanzaro-Crotone)
In pole position, davanti a tutte le altre, partono giocoforza le due formazioni calabresi, Catanzaro e Crotone. Dopo l’eccellente seconda parte di stagione scorsa, in particolare, la squadra di Vivarini si presenta ai blocchi di partenza con i favori del pronostico. Gli ottimi risultati raggiunti lo scorso anno, la conferma dell’intelaiatura e l’arrivo di nuovi importanti calciatori mettono i giallorossi al vertice. La conferma di Iemmello porta in dote alle Aquile l’attaccante con la miglior media realizzativa nella storia del girone C di Serie C, dall’alto dei suoi 46 centri in 79 gare (media 0,58). Vandeputte, Biasci e il neo arrivato Curcio alimentano ulteriormente la batteria offensiva, portando assist, gol e fantasia.
Subito alle spalle del Catanzaro, leggermente staccato, si pone il Crotone. Reduce dalla doppia retrocessione, la squadra di Lerda dovrà anzitutto essere brava a svoltare dal punto di vista psicologico. Farlo, alla luce della profonda rivoluzione operata sul mercato, dovrebbe essere più semplice. A guidare le speranze dei pitagorici ci saranno la classe di Chiricò, l’estro di Tribuzzi e la sapienza calcistica di Petriccione. In zona gol molto dipenderà da Tumminello, chiamato al riscatto dopo qualche stagione complicata.
SECONDA FILA
(Foggia-Avellino)
In seconda fila, con ambizioni minori rispetto al duo sopracitato, si pongono Foggia e Avellino. Entrambe le formazioni, come il Crotone e diversamente dal Catanzaro, hanno profondamente rivoluzionato i rispettivi organici. I rossoneri ripartono da mister Boscaglia, già autore di due promozioni in B in carriera, e lo fanno con una squadra molto ben assemblata. Partito Ciancio, i satanelli hanno riassestato la trequarti con un trio mica da ridere: D’Ursi, Schenetti e Peralta porteranno grande imprevedibilità offensiva. A Vuthaj e Ogunseye il compito di trasformare in gol le loro invenzioni, rinforzate peraltro da un ottimo scudo di centrocampo (Petermann-Odjer).
Alle spalle del Foggia piazziamo l’Avellino di mister Taurino. La formazione biancoverde dovrà fare gioco proprio sull’ambizioso e intrigante progetto tattico del nuovo allenatore, che impronta il suo gioco sull’intensità. In rosa non mancano i punti d’appoggio, con difesa (Aya e Illanes) e centrocampo (Franco, Casarini e Dall’Oglio) molto affidabili, anche in virtù della grande esperienza nel girone – i lupi hanno la prima rosa per media di presenze -, mentre suscita qualche dubbio il reparto offensivo. La sensazione è che l’attacco abbia pochi gol nelle gambe: il redivivo Trotta e Gambale riusciranno a farsi carico della produttività offensiva del lupo?
TERZA FILA
(Pescara-Monopoli)
Finisce una fila dietro il Pescara. Il motivo? La minore esperienza dell’organico nel raggruppamento meridionale, vuoi per i trascorsi in B di alcuni (Brosco, Boben, Mora), vuoi per la giovane età di altri. Ad ogni modo, anche l’ossatura del Pescara è molto valida e presenta anche una indiscutibile dose di talento da sgrezzare, che potrebbe regalare a Colombo – ottimo allenatore – grandi soddisfazioni. Il punto di forza è certamente l’attacco, dove sia Cuppone che Lescano sembrano poter garantire una tranquilla doppia cifra.
Piace, e non poco, anche l’ex squadra dello stesso Colombo, il Monopoli. La formazione pugliese si è affidata in panchina a Laterza, al quale spetterà il compito di dare continuità agli ultimi importanti campionati. Per farlo potrà contare su un centrocampo intrigante – Rolando e De Risio sono ottimi innesti – e un attacco potenzialmente atomico, con la coppia Simeri-Fella che può regalare gol e spettacolo.
QUARTA FILA
(Virtus Francavilla-Turris)
In quarta fila, nella veste di outsider, si piazzano poi Francavilla e Turris. Salutato Taurino, i pugliesi hanno deciso di affidarsi ad un allenatore che in passato ha fatto la storia del club, Calabro. Come a Catanzaro, anche qui si è optato per una radicale conferma dell’organico, ulteriormente rinvigorito dagli arrivi di Giorno a centrocampo e Murilo in attacco. Se lo stadio “Giovanni Paolo II” si confermerà un fortino, i biancoazzurri potranno dire la loro nelle zone alte.
È interessante anche la rosa della Turris, affidata a Padalino dopo l’esonero lampo di Canzi. Le speranze dei corallini poggiano soprattutto sulle spalle dell’ex Avellino, Riccardo Maniero, che con Santaniello e Giannone formerà un importante tridente. Magari non si giocherà la promozione, ma quella biancorossa sarà una formazione difficile da affrontare per chiunque.