«Non riesco a vedere niente, non riesco a leggere niente, non riesco a guardare niente». A dirlo è stato il cantante Elton John, leggenda della musica internazionale, che – durante un evento di beneficenza per la Elton John AIDS Foundation – ha rivelato di aver perso la vista a causa di un’infezione oculare contro cui sta lottando dalla scorsa estate e che gli ha lasciato solo una visione limitata a un occhio.
La sera della confessione, il 1° dicembre, c’è stata la prima del musical Il Diavolo veste Prada, di cui Elton John ha scritto le musiche: «Non ho visto nulla dello spettacolo, ma mi è piaciuto ascoltarlo», ha ammesso. La notizia, che ha subito fatto il giro del mondo, ha creato allarmismo generale: davvero ci sono infezioni oculari che possono rendere ciechi?
Serve cautela
«È difficile capire che cosa sia realmente successo a Elton John, perché non è stata rivelata la condizione precisa che lo ha portato alla cecità», commenta il professor Paolo Nucci, ordinario di Oftalmologia presso l’Università Statale di Milano.
«Di certo è strano che la problematica riguardi entrambi gli occhi, perché le infezioni oculari sono tipicamente monolaterali. L’unica patologia che può essere bilaterale è la cheratite da adenovirus, una congiuntivite altamente contagiosa che lascia piccole “macchie” sulla cornea: se queste confluiscono nella zona centrale, può esserci una riduzione della capacità visiva».
Da qui alla cecità, però, il passo è lungo. «Non possiamo escludere che un personaggio noto come Elton John possa aver “drammatizzato” la descrizione della sintomatologia».
Quali infezioni possono colpire
Al di là della cheratite da adenovirus, gli occhi possono essere colpiti da infezioni in grado di determinare endoftalmite, un grave processo infettivo che interessa le strutture e le cavità interne dell’occhio: se non trattate adeguatamente e tempestivamente, queste condizioni possono portare alla perdita irreversibile della vista.
«In genere, queste infezioni fanno seguito a interventi chirurgici o traumi oculari, che permettono ad agenti infettivi come funghi e batteri di penetrare nella cavità intraoculare», tiene a precisare il professor Nucci.
Le forme post-chirurgiche possono insorgere dopo tutte le tipologie di intervento sul bulbo oculare: chirurgia della cataratta e impianti secondari di lenti intraoculari, chirurgia filtrante del glaucoma, chirurgia vitreoretinica, iniezioni intravitreali. Le forme post-traumatiche, invece, possono insorgere dopo traumi oculari perforanti, come quelli dovuti a oggetti contundenti che entrano ed escono dallo stesso foro di ingresso (ferite penetranti), entrano attraverso un foro e rimangono all’interno del bulbo oculare (corpo estraneo ritenuto) o entrano da un foro di ingresso ed escono attraverso un secondo foro di uscita (ferite perforanti).
«Per quanto riguarda Elton John, non ci sono notizie di interventi chirurgici o di traumi avvenuti nei mesi scorsi, quindi è difficile ipotizzare anche questa eventualità», riflette l’esperto.
Le infezioni corneali
Un’ulteriore possibilità è che il cantante abbia avuto un’infezione corneale che ha causato un’ulcera, cioè una piaga aperta sulla cornea: «Di origine infettiva o fungina, queste ulcere possono portare a sequele gravi, perché rendono la cornea meno trasparente», ammette il professor Nucci.
«Resta il problema che Elton John riferisce questo problema bilateralmente, mentre di solito le ulcere interessano un singolo occhio». E lo stesso vale per altre condizioni gravi, come alcune forme di cellulite orbitaria, una rara infezione nella zona dell’occhio e vicino all’occhio (regione orbitale e periorbitaria), che può diffondersi al punto da aggredire anche il nervo ottico.
Come possiamo prevenire
«Non potendo capire che cosa affligga davvero il cantante, per noi la raccomandazione resta sempre la stessa», conclude il professor Nucci.
«Quando abbiamo gli occhi arrossati, è bene non sperimentare qualche rimedio fai-da-te, ma recarci con tempestività dall’oculista di fiducia oppure in un pronto soccorso oculistico per arrivare a una diagnosi corretta. A preoccupare deve essere soprattutto l’occhio rosso accompagnato da un calo della vista, che fa sospettare un disturbo o una patologia a carico dell’apparato visivo, ma qualunque origine non va mai sottovalutata».
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