“Loro (cioé Huawei) spesso oltrepassano il limite e addirittura pagano per gli emendamenti”. A parlare, non sapendo di essere intercettato, è Valerio Ottati, dipendente della Huawei Belgio ed ex assistente dell’europarlamentare Fulvio Martusciello.
Anche Ottati è coinvolto nell’indagine sulle presunte tangenti, per circa 46mila euro, versate ad alcuni politici affinché si spendessero in sede Ue per favorire il colosso cinese Huawei nell’introduzione della telefonia 5G in Europa.
Gli investigatori hanno captato le sue parole mentre si trova a bordo di un suv con un suo collega, dipendente della stessa azienda in Polonia.
Questa circostanza è riportata negli atti a corredo del mandato di arresto europeo notificato nei giorni scorsi a Lucia Simeone, la collaboratrice del parlamentare europeo di Forza Italia Fulvio Martusciello, coinvolta nell’indagine, che da sabato è ai domiciliari. Alla donna vengono contestati i reati di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio, mentre a Ottati anche il reato di falso.