Al Palazzo dei Congressi di Roma, dove si tiene l’assemblea ‘Nova’, la kermesse che chiude l’Assemblea Costituente del Movimento sono circa 3500 i partecipanti. Affrontati tutti e cinque i temi racchiusi nelle stelle del simbolo. Dibattiti su salute, scuola, ambiente, lavoro, lotta alle mafie, giustizia, informazione e pace.
L’assemblea degli iscritti M5S ha votato on line a favore- con 42.828 voti favorevoli, 8.175 contrari e 3.449 astenuti – alla proposta di “semplificare la regola statutaria riguardante la modifica del simbolo. Sarà il Consiglio Nazionale, su proposta del presidente, a deliberare la modifica del contrassegno, che poi dovrà essere successivamente approvata dall’assemblea degli iscritti.
Un addio alle 5stelle, al movimento delle origini, a Beppe Grillo, che il 4 ottobre scorso, data del quindicesimo compleanno della sua ‘creatura’ aveva avvertito: “Ecco il Movimento 5 Stelle” postando il video del suo intervento al teatro Smeraldo di Milano di 15 anni prima.
Il garante questa mattina si è espresso via sociale: “Da francescani a gesuiti” ha scritto in uno stato di whatsapp. Ma Conte guarda avanti: “Su tutti i territori mi avete chiesto di essere ascoltati. […] Mai mi sarei aspettato di avere il nostro Garante che si mettesse di traverso, un Garante che con pec e comunicati vari ci ha detto che ci sono cose su cui voi potete discutere e non potete discutere, e questo ha creato un cortocircuito […]. L’Assemblea degli iscritti è sovrana”.
E in fatto di alleanze: essere “progressisti indipendenti” significa essere “radicali nei valori e pragmatici nelle soluzioni. L’alleanza non e’ per noi un dato politico precostituito, non e’ un fine di per se’, ma un mezzo per un fine, per cambiare la societa’, per combattere le battaglie giuste. Sono siamo testardamente orientati a cambiare la societa’, combattendo le ingiustizie. Ci hanno buttato fuori da Chigi perche’ non volevano che continuassimo a cambiare la societa’”.