I 90 anni di don Gerardo Capaldo, una fede sempre attenta al proprio tempo, sempre in prima linea per rilanciare il territorio

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Festeggia oggi i suoi 90 anni don Gerardo Capaldo, sacerdote capace di incarnare una dottrina strettamente legata al sociale, in prima linea nelle battaglie per costruire una comunità a misura dei cittadini. Sempre attento alla promozione di una cultura di pace e alla sfida dell’accoglienza, ha interpretato appieno lo spirito del concilio Vaticano II, offrendo sempre il suo contributo per realizzare una città inclusiva, guardando agli ultimi, a coloro che erano emarginati dalla società. Ha sempre affiancato al suo impegno di parroco quello di giornalista, autentico animatore culturale, convinto del ruolo del giornalista come sentinella sul territorio. Da qualche anno è ospite della casa di riposo Rubilli di Avellino e cura quotidianamente le aiuole pubbliche di Viale Italia, piantando fiori ed erbetta nelle aiuole, tagliando le foglie secche, nel segno di quel decoro e rispetto del bene comune che hanno caratterizzato tutta la sua esistenza, di quell’impegno dei singoli per la collettività in cui non ha mai smesso di credere, Don Gerardo è stato fondatore e direttore della storica “Il ponte”, settimanale cattolico dell’Irpinia e del mensile “Irpinia insieme”. Ancora oggi promuove incontri e dibattiti su temi cruciali per la Chiesa di oggi e di domani con le associazioni Pax Christi e il circolo culturale Solimena.

In occasione dei suoi cinquant’anni di sacerdozio, il professore Raffaele La Sala ne aveva sottolineato le qualità di cultura e mitezza “figura esemplare di virtù evangeliche e di carità cristiana, raggiunge il traguardo di cinquant’anni di missione sacerdotale…uomo del dialogo, talvolta ‘scomodo’, sempre in prima linea, con la forza della mitezza. Lo conosco e frequento (con lunghe pause) praticamente da sempre e forse c’ero anch’io alla sua ordinazione sacerdotale quell’ 8 luglio 1962. Insieme a lui, io adolescente, ho partecipato a convegni cinematografici, a dibattiti, cineforum, discoforum nelle più sperdute parrocchie d’Irpinia e mi sono misurato e confrontato sulla politica, sulle sensibilità che maturavano anche lontano da Atripalda; insieme a lui ho coltivato la mia precoce passione giornalistica nel “Corriere dell’Irpinia” di Dorso e dei Pergola, che nel 1972 viveva una nuova stagione con la direzione di Gianni Festa; con lui ho respirato gli odori acri della tipografia Imbimbo e Pellecchia a via Cammarota, con il tipografo Arturo Tozzi che ci introduceva ai segreti della ‘composizione’; con lui ho partecipato alla ideazione ed ai primi passi della straordinaria avventura che fu “Il Ponte” (che don Gerardo, pensò, realizzò e finanziò, insieme a numerose altre testate, tra cui ora ricordo “Notizie”)”



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