Il 25 novembre ricorre la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999.
Già dal 1981, gli attivisti per i diritti delle donne hanno celebrato in questo giorno la Giornata contro la violenza di genere. La data è stata scelta per onorare le sorelle Mirabal, tre attiviste politiche della Repubblica Dominicana che furono brutalmente assassinate nel 1960 per ordine del sovrano del paese, Rafael Trujillo.
Coerentemente con l’impegno dell’Arma nel delicato settore, anche in Irpinia i Carabinieri sono impegnati nel contrasto ad ogni forma di violenza di genere, perseguendo in modo fermo, con tutti i mezzi previsti dalla normativa, la violenza contro le donne e, in particolare, quella sviluppata nell’ambito delle relazioni familiari, caratterizzata da maggiore complessità a causa dell’interazione di più fattori: individuali, sociali, relazionali e culturali.
I comportamenti violenti si manifestano principalmente in condotte che integrano i reati di maltrattamenti di familiari o conviventi, lesioni personali, violenza sessuale e atti persecutori (c.d. “stalking”).
Nel corrente anno, l’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino alla tematica è rappresentata in termini numerici dall’arresto di 113 persone, di cui 51 per “stalking”, 50 per maltrattamenti in famiglia e 12 per violenza sessuale. Altro dato di rilievo è quello del numero di persone denunciate all’Autorità Giudiziaria: 194 per maltrattamenti in famiglia, 176 per atti persecutori e 12 per violenza sessuale.
I Carabinieri continueranno senza sosta a prestare la massima attenzione a questa grave e intollerabile forma di violenza nei confronti delle donne che, purtroppo, la pandemia da COVID-19 ha ulteriormente aggravato.
L’invito del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino è sempre quello di trovare il coraggio di denunciare e segnalare: la comunicazione e la sensibilizzazione sul problema rappresentano uno strumento essenziale per la lotta alla violenza.
Per un contrasto efficace al fenomeno, l’informazione, la prevenzione e l’approccio alle vittime di violenza sono al centro dell’azione dell’Arma dei Carabinieri, che in Irpinia può contare sulle 7 Compagnie e 67 Stazioni. A tal fine, l’Arma da alcuni anni ha avviato e completato la costituzione di una “Rete Nazionale di Monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere” composta da militari formati e dotati di competenza certificata nel delicato settore che facilitano un intervento operativo tempestivo e aderente ai singoli casi, fungendo anche da punto di riferimento qualificato per tutti gli altri Carabinieri sul territorio.
Tra le azioni concrete dei Carabinieri va ricordato il progetto di collaborazione con l’associazione “Soroptimist International d’Italia” denominato “Una stanza tutta per sé” che ha consentito di realizzare presso numerosi comandi dislocati sul territorio nazionale, sale dedicate all’ascolto delle vittime vulnerabili.
Tutto ciò, al fine di raccogliere, in un ambiente protetto, accogliente e non promiscuo rispetto ai normali uffici di ricezione del pubblico della Caserma, le denunce per gli abusi, le violenze e le vessazioni subite dalle vittime che saranno aiutate a riconquistare la dignità e la serenità perdute.
Proprio il 24 e 25 novembre, la Caserma Litto, sede del Comando Provinciale di Avellino, sarà illuminata di arancione, colore scelto a simbolo di un futuro senza violenza di genere, per ricordare a tutte le vittime che c’è un luogo sicuro ove rivolgersi e per dare coraggio a chi non ha ancora denunciato.
I casi più gravi dell’ultimo anno, grazie alla sinergia tra forze dell’ordine e le Procure di Avellino e Benevento, sono stati risolti donando alle vittime (di ogni fascia di età) non solo forza e coraggio per voltare pagina ma anche tanta fiducia nelle Istituzioni.
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