Michelangelo Ciarcia non sembra avere dubbi: sarà lui a riempire la seconda casella maschile della lista del Partito democratico. A margine dell’inaugurazione dei Pozzi di Chiusa a Montoro, il numero uno di Alto Calore non si sottrae alle domande dei cronisti presenti. «Credo che il 17 agosto sarà la data utile per decidere. Dai resoconti giornalistici che ho letto in merito alla direzione regionale del Pd, credo che tutti i criteri elencati per la selezione dei candidati mi calzino a pennello. Credo di essere il candidato giusto in quanto a rappresentatività territoriale» dice Ciarca. E sul partito aggiunge «il Pd non è sfilacciato, penso che veniamo da cinque di commissariamento e ci avviamo a chiudere questa fase. Purtroppo sulle candidature in tutti i partiti si creano tensioni, ma io dal primo momento ho sempre dichiarato di essere del Pd e di voler continuare ad appartenere al partito a prescindere da quel che accadrà. Lo stesso dovrebbero fare gli altri, ma a leggerne le dichiarazioni di ieri pomeriggio, non mi sembra che sia così. E’ importante decidere anche per capire, poi, da chi sarà composto il Pd». Parole che, pur senza citarlo esplicitamente, sono rivolte al suo competitor Livio Petitto che nel pomeriggio di ieri (leggi qui) non ha escluso la possibilità, in caso di diniego del Pd, a correre in una delle liste civiche collegate al Presidente De Luca. «Io sono il candidato del partito, non di altre liste» è la stilettata di Ciarcia.
Intanto questa mattina a Montoro c’è stato il taglio del nastro per la riattivazione dei due pozzi di zona Chiusa, sequestrati nel 2014 in seguito all’emergenza tetracloroetilene. I due pozzi andranno a servire la Valle dell’Irno e il sistema idrico provinciale, alle prese con una perpetua emergenza, e permetteranno l’immissione di 60 litri d’acqua al secondo costantemente monitorati da un sistema di filtraggio a carboni attivi. «Abbiamo riattivato pozzi fermi dal 2014, in questo modo ci saranno 60 litri al secondo sufficienti ad affrontare la seconda fase della stagione estiva, e ad avere maggiore disponibilità di risorsa idrica. Un’impresa importante- commenta Ciarcia- chiusa nel giro di 10 giorni. Ringrazio per questo le maestranze e tutti i tecnici di Alto Calore per il grande lavoro svolto. Dietro il rubinetto che si apre a casa, c’è sempre tanto impegno. Eviteremo così di importare acqua dalla sorgente di Cassano». Soddisfatto anche il sindaco Girolamo Giaquinto: «i pozzi di Chiusa tornano nelle disponibilità di Montoro e di tutto il sistema integrato delle acque e del gestore Alto Calore. Il nostro territorio pone fine ad un’emergenza che durava da troppi anni, ma immettiamo nel sistema complessivo una importante. E’ una giornata importante per l’Irpinia, indice di un’efficace azione amministrativa e di sinergia istituzionale tra vari enti. Siamo riusciti a rispettare pienamente anche i tempi di realizzazione. Risolviamo così uno dei grandi problemi del nostro territorio».