Prosegue giovedì 3 aprile, alle ore 17, la rassegna libraria promossa dall’Archivio di Stato di Avellino “I giovedì della lettura”. Al centro dell’incontro il volume “Pietrarsa. Da industria modello alla strage del 1863 e alla sua fine” di Vincenzo Gulì, docente e ricercatore. La presentazione sarà introdotta da Lorenzo Terzi, direttore dell’Archivio di Stato di Avellino. L’avvocato e ricercatore Ennio Apuzzo dialogherà con l’autore. A rivivere nella monografia di Vincenzo Gulì la storia del polo siderurgico di Pietrarsa, sorto tra San Giovanni a Teduccio e Portici.
Il “Real Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive di Pietrarsa” nacque per volontà di Ferdinando II di Borbone con decreto del 6 novembre 1840. L’intento dichiarato del sovrano, all’atto di fondare il nuovo stabilimento, era quello di affrancare il Regno delle Due Sicilie dalla dipendenza dall’estero per quanto riguardava sia la costruzione delle macchine a vapore sia il personale dei macchinisti. Gulì si sofferma a lungo sulla grave crisi che colpì la fabbrica dopo l’Unità, e che condusse alla sanguinosa repressione degli operai in rivolta il 6 agosto del 1863. A dispetto delle crescenti difficoltà, Pietrarsa continuò a produrre – sia pure stentatamente – per oltre un secolo, fino alla chiusura definitiva nel 1975. Dal 1989 il sito dell’antico opificio ospita il Museo Nazionale Ferroviario.