“I nuovi consiglieri prendano esempio da Antonella Coppola” – Corriere dell’Irpinia

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Nell’infuocato consiglio comunale di ieri sera hanno suscitato clamore le parole del consigliere Rino Genovese, del Patto Civico. Dopo aver accusato Laura Nargi di non essere la vera sindaca, “ti chiamo vicesindaca”, ha dato il benvenuto ai nuovi assessori e ai nuovi consiglieri che hanno preso il loro posto tra i banchi della maggioranza: “Un augurio affettuoso. Non conosco personalmente tutti, ma sono certo che tutti voi siete accomunati dalla voglia di profondere l’impegno massimo per la nostra città. Credo che lo farete anche all’insegna di una grande onestà intellettuale. Mi auguro che voi tutti, se necessario, sappiate prendere spunta dall’esempio di una consigliera che via ha preceduti”.

“QUESTA SERA CELEBRIAMO L’ARTE DEL TRADIMENTO DI GIANLUCA FESTA”

“Questa sera, in questo consiglio comunale – ha voluto puntualizzare prima di tutto Genovese – stiamo celebrando l’arte del tradimento, ad opera di Gianluca Festa, un grande tradimento. Qui si sta celebrando la fine della democrazia, ma c’è rimasta almeno una libertà, che mai ci potrà essere tolta, che è quella di indignarci e di continuare a lavorare sempre di più per il bene della nostra comunità”. Il tradimento a cui fa riferimento è quello che si è consumato tra la seconda fase del voto Amministrativo, quando al ballottaggio la coalizione di Genovese ha pubblicamente invitato i propri elettori (al primo turno aveva raccolto il 22% delle preferenze) a votare per Nargi, e il momento in cui si è trattato di far entrare i consiglieri eletti nella nuova giunta ‘politica’ (alla fine sono entrati solo quelli delle tre liste della coalizione Nargi-Festa).

“I NUOVI CONSIGLIERI SPERO PRENDANO ESEMPIO DA ANTONELLA COPPOLA”

Poi l’affondo rivolto ai nuovi consiglieri di maggioranza: “Spero prendiate esempio, se necessario, dalla consigliera che vi ha preceduti su quei banchi, Antonella Coppola che quando si è accorta di essere pedina e strumento di chi giocava a scacchi con il futuro di questa città, con grande dignità e con grande orgoglio ha detto ‘no’, ha preso una forte decisione e ha dimostrato una grande indipendenza…. perché credo che in questo consiglio comunale quello che ancora manca è proprio l’indipendenza di idee e di azione, manca a mio avviso la democrazia”. “Ma ora basta parlare di Festa, le cui dichiarazioni iniziano a diventare stucchevoli. Dobbiamo pensare ai bisogni della città. I dati della Caritas sono allarmanti. Il consiglio comunale di questa sera è il primo che si riunisce dopo una crisi devastante, che ha allibito la nostra città; dopo una paralisi amministrativa dovuta ad uno scontro feroce all’interno della maggioranza. Ora pensiamo alla città”.



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