Avellino – «Il mio telefono è bloccato, non mi fa accedere allo streaming, ma stamattina funzionava». E’ quanto denuncia Ettore Iacovacci, capogruppo Pd, dopo essere riuscito a collegarsi alla diretta streaming del Consiglio Comunale «ma solo tramite il telefono di mia moglie», sottolinea.
«Questa mattina ho fatto delle prove con un tecnico del Comune e riuscivo ad accedere, ora è come se il mio cellulare avesse un blocco all’abilitazione della vostra stanza, quella per lo streaming», denuncia. A nulla sono valse le spiegazioni del presidente del consiglio Ugo Maggio che prima ha sottolineato «nessuno si sognerebbe di bloccare il suo cellulare», per poi aggiungere «lei si è battuto tanto per il consiglio comunale in presenza, non capisco perché non sia qui in Aula».
Frase che indispettisce Iacovacci: «Lei sapeva che non potevo essere presente in Aula, lo dissi nell’ultima capigruppo. C’è un problema tecnico, come al solito, e non si riesce ad accedere al sito». Secondo Maggio il problema sarebbe dettato «dal suo telefono», ma il capogruppo del Pd taglia corto: «No, mi sembra un blocco di proposito. Voi non sapevate con qualche telefono mi sarei collegato, infatti ora sto con quello di mia moglie».