Valle Ufita – Da oggi è ufficiale: II Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha autorizzato il socio pubblico Invitalia a sottoscrivere l’accordo che comporterà l’ingresso di Seri Industrial nel capitale di Industria Italiana Autobus con una partecipazione di controllo. La decisione è stata presa, nonostante le proteste di sindacati, tute blu, politica e comunità della valle dell’Ufita, dopo la delibera di Leonardo e Invitalia, i soci pubblici della fabbrica, che accoglieva l’offerta presentata da Seri Industrial al termine di un percorso per l’individuazione di un partner industriale che ha visto il coinvolgimento di numerosi operatori di mercato. Ma che, “inspiegabilmente”, come più volte dichiarato dalle organizzazioni sindacali, non sono nemmeno state prese in considerazione.
L’accordo con i fratelli casertani Civitillo,”garantisce la salvaguardia dei livelli occupazionali degli stabilimenti di Flumeri e Bologna. Prevede, inoltre, la realizzazione di un piano industriale focalizzato sulla produzione di autobus elettrici e su un rafforzamento della competitività dell’azienda.
Per effetto dell’accordo, Invitalia resterà titolare di una partecipazione di minoranza, due per cento la quota azionaria. Tuttavia, in virtù del patto parasociale che verrà stipulato tra i futuri soci, alla stessa Invitalia saranno riconosciute una serie articolata di diritti di veto in merito alle scelte strategiche aziendali, a garanzia dell’interesse pubblico e della corretta esecuzione del piano industriale. Resta da vedere se Seri Industrial, che in Irpinia ha messo in piedi due stabilimenti, entrambi falliti e con gli operai di una, la Fib Sud di Calitri, senza aver riscosso il Tfr, manterrà i propri impegni.