IIA, Zaolino: “Non abbiamo più tempo da sprecare. Necessario incontro al Ministero”

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Il giorno dopo c’è l’amaro in bocca. Ma l’arrabbiatura, per la non decisione presa ieri dai soci azionisti dell’Industria Italiana Autobus, dura da ieri sera. Quando si è saputo che la ricapitalizzazione per rimettere in moto lo stabilimento non c’è stata.

E si è deciso di rimandare tutto al prossimo 24 febbraio. A meno di ulteriori ripensamenti e rinvii. Gli operai sono sempre all’erta mentre i sindacati fanno sapere che “non abbiamo più tempo da sprecare -dice Giuseppe Zaolino, segretario provinciale Fismic Confsal-. Ed è questa la questione principale“.

Così come Giuseppe Morsa, della Fiom Cgil, sottolinea che “in questo momento è necessario non abbassare la guardia e si rende necessario, ancora di più, un incontro al Ministero. E se, anche lì, non ne vogliono sapere c’è la vedremo noi. Ci andremo lo stesso e faremo un nuovo presidio“.

Il rinvio di ieri pomeriggio, secondo Zaolino, vorrebbe dire “che hanno voluto, da un lato, vedere complessivamente la massa debitoria, su cui ci sono ancora dei dubbi, e poi eventualmente cominciare a ragionare sull’indirizzo della gestione pubblica.

A questo si aggiungono due scuole di pensiero: uno che si indirizza verso la Caetano Bus, azienda portoghese che dovrebbe subentrare ad Invitalia. E, quindi, si andrebbe verso la privatizzazione – aggiunge Zaolino-. Noi, tutti i sindacati, ovviamente non siamo d’accordo“.

Si spera, sopratutto quando si riuscirà a capire chi, dei soci, sborsera’ i 25 milioni di euro per la ricapitalizzazione, che tutto si indirizzi “verso Leonardo come attore principale per gestire il rilancio“. E,a questo punto, occorre che si facciano sentire, oltre al Governo Meloni, anche i deputati irpini. “Per evitare – conclude il segretario provinciale Fismic Confsal- che si possa avvantaggiare la concorrente numero uno, la Iveco Bus checsta per aprire alla Sofim di Foggia, ed aprile potrebbe sfornare i primi bus elettrici“.

Per il segretario provinciale Fiom è tutta una questione di chiarezza: “Il vero problema sono gli azionisti. Perciò dobbiamo capire meglio“.

Intanto la Fiom Cgil ha deciso di anticipare i tempi: da stamattina, infatti, è in presidio sotto la sede del Mimit, a Roma, dove sta manifestando con il segretario nazionale Michele De Palma.



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