“Il Comune di Avellino non ha pagato la prima rata del Patto col Governo, il ‘vero sindaco’ Festa venga in Consiglio a darne conto”

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E’ saltato il pagamento della prima rata del Patto col Governo: lo ha detto questa mattina in conferenza stampa il consigliere comunale del Pd Nicola Giordano (anche presidente della Commissione Bilancio). “Il Comune di Avellino – ha detto Giordano – non ha pagato la prima rata del Patto con il Governo. Ora scade la seconda. Qualcuno immagina forse di voler pagare le due rate contemporaneamente, perché così la Corte dei Conti non se ne accorge? Noi abbiamo l’obbligo di vigilare, di controllare e anche di proporre. Attualmente la vicenda politica è importante, ma abbiamo anche una vicenda amministrativa che può pesare in maniera pesante sul Comune di Avellino. Non pagando la prima rata del mutuo e sommandola con la seconda, vuol dire parlare di circa 5 milioni di euro. E questo è il risultato della gestione della precedente amministrazione Festa. Per questo motivo Festa deve spiegare perché il Comune di Avellino non paga. Noi pensiamo che non le paga perché la sua gestione amministrativa ha portato ad una spesa di circa 2,5 milioni di euro che poi abbiamo visto che cosa ha prodotto”.

“Noi – ha proseguito Giordano – non sfidiamo Festa, ma lo invitiamo. Lo invitiamo a venire in consiglio comunale. Lui vuole fare il sindaco, vuole gestire. Lo dimostra il mio caso: io sono vittima di una sua posizione, ormai assodata, secondo la quale, visto che sono il suo massimo oppositore, non dovevo fare il presidente della Commissione Bilancio. Invece lo sto continuando a fare. E a questo proposito invito la Prefettura, in maniera ufficiale, a farsi carico di una surroga dei due componenti della maggioranza che ancora non ci sono in Commissione”. Qui il riferimento é alle dimissioni della consigliera Antonella Coppola (della lista Siamo Avellino, poi dimessasi anche dall’Assise) e della consigliera Teresa Cucciniello (della lista Viva la Libertà).

“A me – ha concluso il consigliere Pd – spaventa il ritorno di alcuni comportamenti. A me interessa che quello che si doveva realizzare, si realizzi. Mi riferisco alla Stazione Unica Appaltante, che ora probabilmente costerà la poltrona all’assessore tecnico che ci sta lavorando, Remo Dalla Longa, e la Macrostruttura, che non vede ancora la luce perché l’amministrazione precedente aveva immaginato di controllare alcuni settori, come l’Urbanistica e le Attività Produttive, mettendoli sotto un’unica gestione sindacale (del sindaco, ndr.). Allora Festa venisse a spiegare, lo può fare anche in consiglio comunale, noi lo aspettiamo”.

Queste parole Giordano le ha pronunciate nel corso della conferenza stampa organizzata questa mattina presso la sede provinciale del Pd, in via Tagliamento: oltre al padrone di casa (il segretario provinciale Nello Pizza) erano presenti anche gli altri consiglieri comunali dem, Enza Ambrosone, Luca Cipriano e Antonio Gengaro. Assente Ettore Iacovacci. Tutti i presenti sono stati concordi nel prendere atto che la sindaca Laura Nargi abbia ormai piegato la testa rispetto ai diktat dell’ex sindaco, e che Festa stia accelerando sul rimpasto di giunta per prepararsi in realtà a far cadere l’amministrazione e potersi così di nuovo candidare sindaco in prima persona la primavera prossima. E hanno preso atto anche del fatto che i quattro consiglieri del Patto Civico (Rino Genovese, Sergio Trezza, Giuseppe Giacobbe e Gerardo Melillo) sono ormai passati all’opposizione, “cacciati” dalla maggioranza festiana nonostante l’appoggio dato a Nargi al ballottaggio. Su quest’ultimo punto si è registrata la posizione differente di Gengaro: “Il Patto Civico è stato determinante alle elezioni. Con Gianfranco Rotondi, con Livio Petitto e con il presidente Angelo Antonio D’Agostino… sono nostri avversari politici”.



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