Il Convitto Colletta celebra il sogno di San Francesco d’Assisi nell’anniversario degli 800 anni dalla composizione del Cantico delle Creature

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Negli ottocento anni dalla composizione del Cantico delle creature il Convitto Colletta celebra una delle figure più poliedriche della storia, Francesco d’Assisi. Lo scorso 4 ottobre la comunità scolastica si è riunita per raccontare “Francesco d’Assisi: un sogno da costruire con il dialogo, con la cura e con la tenerezza”. Protagoniste le classi seconde del Liceo Classico e Classico Europeo, con le classi IIC e IIIC della Secondaria di I grado dell’Istituzione Educativa. L’evento, che si è tenuto nella cosiddetta Rotonda dell’Istituto, si è aperto con i saluti del Rettore Dirigente Scolastico, Prof. Attilio Lieto, che si è soffermato sulla valenza altamente formativa e sullo spirito corale che ha animato l’organizzazione, in una visione perfettamente
verticale del curricolo scolastico, dalla Primaria alla Secondaria di II grado, secondo la vision e la mission del Convitto.

La Prof.ssa Cinzia Favorito, con un’enorme “scatola delle Meraviglie” tra le mani, con impressa l’insegna “Fragile”e con la scritta “I care”, ha letteralmente estratto le parole chiave del giorno, a mo’ di incipit: Cura, Dialogo, Fraternità; il Prof. Pellegrino Caruso, col suo intervento, ha sottolineato la portata storica della figura di Francesco, dal Cantico fino all’ecocriticism, con una riflessione sulla necessità di tutelare l’ambiente, senza negare il progresso, ma limitandone gli effetti negativi, secondo una costante che attraversa tanto gli scritti della tradizione umanistica, da Seneca a Plinio il Vecchio, quanto osservazioni di filosofi moderni, come Rousseau.

Il “la” è stato dato dalle classi II B del Liceo Europeo e II C della Secondaria di I grado che, sotto la guida magistrale della Prof.ssa Maria Bardaro, hanno intonato, con i flauti, il brano “Dolce sentire”, una melodia divenuta celebre per il film di Franco Zeffirelli, “Fratello sole, sorella luna”.
Il programma, fittissimo e vario, prevedeva tre sezioni distinte: la prima, prettamente filologica, dedicata ai testi letterari, dal Cantico di Francesco, attraverso i quattro elementi, Acqua, Aria, Terra e Fuoco, alla letteratura italiana ed europea, da Dickinson a Pascoli, da van Dyke a Montale, a Quasimodo, a Caproni….I testi, frutto di una scelta degli alunni della II A Classico, sono stati interpretati e, in qualche caso, mandati a memoria e recitati con una partecipazione senza pari, resa ancora più evidente dall’emozione, mentre sullo schermo scorrevano le immagini di un video di accompagnamento, costruito dagli stessi alunni.

Le letture sono state interrotte da due intermezzi musicali degli alunni della IIA Classico, Costanza Clericuzio e Vincenzo Pagliarulo, che hanno suonato per piano due brani , Nuvole bianche di Einaudi e la Ballata n.3 di Chopin.
La seconda parte è stata dedicata alla contemporaneità di Francesco per un mondo sostenibile
con riflessioni degli alunni di IIA e II B del Liceo Europeo su: “Francesco d’Assisi, fratello universale”, “Tutta l’umanità è una famiglia”, “Il sogno di una fraternità universale”, “Il dialogo per realizzare la fratellanza”, “La cura come obiettivo sostenibile”, “Patty Smith Constantine’s dream”, “ La Basilica di San Francesco”, “La rinuncia ai beni terreni”, “La predica agli uccelli”, “Francesco riceve le stimmate sulla Verna”, “La guarigione di Giovanni da Lerida”. La terza parte, sulla capacità comunicativa del volgare italiano come veicolo del messaggio del Cantico e sul fascino oltre i secoli della figura di Francesco , è stata introdotta dalla Prof.ssa
Caramico, che ha aperto il dibattito, con un confronto diretto tra ragazzi di età differenti, che, instancabili, al microfono hanno reso partecipi i compagni delle loro riflessioni, frutto dell’ascolto dei contenuti della giornata.

Al dibattito hanno partecipato anche i Docenti accompagnatori, e gli alunni della III C della Secondaria di I grado. E sono stati loro stessi a ringraziare oer l’opportunità concessa di “crescere insieme”, adoperando un’espressione che è lo spirito dell’evento, un sogno appunto, da costruire con la cura e la tenerezza, con la viva intenzione di trasferire ai giovani studenti i valori dell’ attenzione alla dimensione del sé e degli altri, nell’ambito di una mutua assistenza e corresponsabilità generazionale, anche nella gestione della Terra , “madre bella”, ma anche “sorella che soffre”, anche nell’ottica della sostenibilità ambientale, ribadita dall’Agenda 2030. L’evento si è chiuso con le note per flauto della splendida e commovente What a Wonderful World di Louis Armstrong



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