Il decennale dello Sponz, si parte da Sant’Andrea di Conza. Gran finale con il concerto di Vinicio, tra gli ospiti Samuele Bersani e Paolo Rossi

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Lo SponzFest celebra il decennale nel segno di “Come li pacci”. Dal 20 al 27 agosto ritorna il festival ideato e diretto da Vinicio Capossela.

Programmato e finanziato dalla Regione Campania (fondi POC 2014-2020) attraverso la Scabec – Società Campana Beni Culturali, lo Sponz Fest è prodotto dall’Associazione Sponziamoci, La Cupa e International Music and Arts (IMARTS), in collaborazione con i Comuni di Andretta, Aquilonia, Calitri e Sant’Andrea di Conza.

Anche questa edizione vedrà il prezioso contributo, accanto ai lavoratori e alle maestranze, della comunità che da anni partecipa e sostiene la manifestazione.

Numerosi gli artisti e gli intellettuali che, attraverso i concerti, le performance, gli incontri della Libera Università per ripetenti, le danze, i laboratori e tanto altro, animeranno e declineranno il tema di quest’anno: Nino Frassica & Los Plaggers Band, Skiantos, Nichi Vendola, Micah P. Hinson, Bobo Rondelli, Ermanno Cavazzoni, Daniela Pes, Marco Rovelli, Ray Gelato & The Giants, Banda della Posta, FiloQ, Fan Fath Al, l’Orchestrina di molto agevole, Ulderico Pesce, Fabio Genovesi, Pierpaolo Capovilla, Piero Cipriano, Giovanni Piperno, Makardìa, i Tarantati Rotanti di Antonio Infantino con Agotrance, Los Adoquines De Spartaco, Paolo Speranza, Piero Martin, Mintcho Garrammone, Trio Ristoccia, Violini di Santa Vittoria, Raffaele Tiseo, Alessandro “Asso” Stefana, Peppe Leone, Andrea Tartaglia, Victor Herrero, Flaco Leo Maldonado, A Cun’vrsazion, Tonuccio Corona, Cicc’ Bennett e tanti altri.

Il tradizionale concerto di Vinicio Capossela e ospiti chiuderà il Fest nella serata di sabato 26 agosto a Calitri. Ospiti Margherita Vicario, Paolo Rossi, Daniel Melingo e Banda della Posta con la partecipazione di Samuele Bersani, oltre a tutto il gruppo di musicisti e amici di quella che si è andata nominando Rolling Sponz Review e al grande ritorno del mago punk burlesque losangelino Christopher Wonder stretto nella sua “pazzo jacket”.

Come li pacci è inteso nella duplice accezione di pazzia dissipatrice della Festa, ma anche di affaccio al disagio mentale, tema affrontato soprattutto dallo speciale “Padiglione Irpinia” curato da Mariangela Capossela. Questo luogo mentale più che fisico, così chiamato in omaggio allo psichiatra campano Sergio Piro che introdusse nello spazio ospedaliero un luogo di socializzazione e ricreazione, sarà abitato da incontri e azioni interattive sulla psichiatria e la cura in senso ampio.

Come li pacci: è l’espressione paesana per dire di chi non sta a senno, di chi non trova dimora, di chi esce fuori di sé, di chi si agita di qua e di là, “di chi le sbandate gli fanno la rotta” – racconta il direttore artistico Vinicio Capossela – espressione dell’eccesso, dell’abbondanza, del ricreo, del dionisiaco e dello strabordante, della dissipazione e della Festa. Come li pacci però è il mondo al contrario in cui viviamo, il mondo della non ragionevolezza in cui si impone la violenza, la guerra, lo sfruttamento e il saccheggio.

Come li pacci è la condizione di subalternità, di internamento, di minorità in cui soggiacciamo al potere. Come li pacci è la pazzia salvifica che scardina il tempo dell’Utile. Come li pacci è la follia d’amore. È la Follia in musica. È il baccanale – conclude il direttore artistico – Che trambusto variopinto di dissennati è l’umanità vista dall’alto.

IL PROGRAMMA

Sponz Fest 2023 prende il via domenica 20 agosto dall’Episcopio di Sant’Andrea di Conza con una ouverture sul tema della follia e del disagio psichico. Dopo una presentazione del Fest da parte del direttore artistico alle ore 20, lo scrittore Ermanno Cavazzoni sarà protagonista dell’incontro Nella galassia dei dementi – follia e a seguire lo scrittore e musicista Marco Rovelli del recital-concerto Soffro dunque siamo. Concludono la giornata le performance dei “Pazzi di strada”: Mago Wonder, Fan Fath Al, Flaco Leo Maldonado y sus amigos, Lucky Salvatore e Andrea Tartaglia.

Il Fest approda poi il giorno seguente, lunedì 21 agosto, ad Andretta. Si comincia in mattinata con Una, Nessuna, Centomila: le vie dell’arte sono infinite, performance di art-terapia condotta da Teresa Cella. Alle ore 18 le Sponz-ine “in ballo” presentano La cattiva educazione, storie di finta paccia, di internamento vero e della “follia salvifica” che ci dà la forza di sperare; a seguire spazio a La vita ritorna come un tumulto, omaggio a Pasquale Stiso nel centenario della nascita, a cura di Paolo Speranza e Franco Fiordellisi con Teresa Stiso, Sandro Abruzzese, Paolo Speranza e Vinicio Capossela. La fanfara balcanica infuocata e appassionata dei Fan Fath Al attraversa poi le strade del paese, accompagnando il pubblico verso la piazza centrale dove arriva la ripristinata Golondrina, il bar con musica a ruote per l’occasione riabbigliato a nave dei folli, per il concerto di The Top e a seguire il live energetico e trascinante di Ray Gelato & The Giants – The Godfather of Swing. Un concerto di swing indiavolato del consumato sacerdote del culto di Louis Prima, cantante sassofonista e autore definito “uno degli ultimi grandi intrattenitori jazz”, che ha calcato prestigiosi palcoscenici in tutto il mondo in oltre 25 anni di carriera. Ospiti d’eccezione, Vinicio Capossela e l’ormai leggendario cantante a tenore Cicc’ Bennett. Concludono la serata i “Pazzi di strada”.

Martedì 22 agosto ci si sposta ad Aquilonia per un tributo al poeta e narratore Rocco Scotellaro nel centenario della nascita. L’omaggio al sindaco-poeta di Tricarico comincia alle ore 19 alla Casa della Cultura con l’incontro La scuola per il popolo secondo Rocco Scotellaro: manco li pacci! con Nichi Vendola e Paolo Saggese. Si prosegue alle ore 21 con l’evento organizzato dal Comune di Aquilonia Il sindaco contadino: Rocco Scotellaro di e con l’attore e regista teatrale Ulderico Pesce. Infine, la musica di Fan Fath Al accompagna il pubblico per le strade del paese fino alla Grande Quercia, dove prendono vita il live graffiante di Ferdinando e il catartico concerto dei Tarantati Rotanti di Antonio Infantino con Agotrance.

Mercoledì 23 agosto si arriva a Calitri per una due giorni nel centro storico, una celebrazione di dieci anni di comunità e di follia in musica.

In mattinata prendono il via le lezioni della Libera università per ripetenti con Marco Rovelli, Ermanno Cavazzoni e Piero Martin, mentre alle ore 18.30 nello Slargo di Dem Demonio del Sentiero della Cùpa spazio a Storie d’amore e transumanza con Makardìa. In serata Piazza Giolitti ospita Pacci sì ma cionna no!, festa di comunità alla presenza delle autorità riconosciute e non. Si comincia con la presentazione del libro Come li pacci, un racconto a più voci di dieci anni di Sponz Fest edito da Baldini e Castoldi a cura di Irene Sciacovelli e Luca Sebastiani, che ripercorre attraverso numerose testimonianze questi dieci anni di un ritrovo che più che un evento ha voluto essere una esperienza aperta e collettiva. Presentato e disponibile per l’acquisto in anteprima esclusiva al Fest, il volume sarà nelle librerie dalla fine di agosto.

Largo poi alle danze con la Banda della Posta, pronta a fare ballare tutto il Fest e festeggiare insieme i dieci anni dall’uscita di Primo ballo: polke, mazurke, quadriglie, paso doble e fox trot, un vortice di musiche da ballo per sollevare l’umore e fare girare la testa. La ristampa del disco fatta in occasione di questo anniversario sarà disponibile in anteprima al Fest e nei negozi dal 25 agosto.

Dopo la proiezione alle 22 al Cinema Rossini del fim Qualcuno volò sul nido del cuculo, si prosegue con una notte in folle nei vicoli e nelle grotte del paese vecchio, accompagnati dalla travolgente Murga Los Adoquines De Spartaco e dai “Pazzi di strada” Mago Wonder, Fan Fath Al, Flaco Leo Maldonado y sus amigos, Peppe Leone, Andrea Tartaglia, Lucky Salvatore, Victor Herrero e Mintcho Garrammone.

Il giorno successivo, giovedì 24 agosto, inaugura a Calitri il Padiglione Irpinia, luogo in cui si sviluppa il tema del Fest per quanto riguarda la sfera della mente. Un invito a confrontarsi con le dicotomie del sano e dell’insane, del normale e dell’anormale e a misurare le derive degli isolamenti coatti, dettati dalle forme di organizzazione sociale che ci scegliamo, per ripensare la salute mentale guidati da un paradigma in cui pazzo e sano, ragione e follia non siano poli antagonisti ma termini-terminazioni nervose dello stesso organismo.

Le attività del Padiglione si aprono alle ore 10 con l’inaugurazione di un percorso cittadino intorno alle CORRISPONDENZE IMMAGINARIE, di Mariangela Capossela, un’opera d’arte pubblica partecipata iniziata a Volterra nel 2022. Il progetto ha sviluppato una corrispondenza a partire dalle lettere censurate scritte da pazienti dell’ex Ospedale psichiatrico della “Prima città toscana della cultura”, lettere che hanno ripreso vita e ricevuto risposte da tutta Italia, tessendo un nuovo discorso collettivo, un dialogo e una riflessione attiva sulla cura psichiatrica oggi. Le risposte arrivate a Volterra, saranno rese pubbliche a Calitri e consultabili a domicilio, nelle case degli abitanti del paese, in un percorso accessibile per tutta la durata del Fest: una forma di fruizione pensata nel rispetto della dimensione privata e intima della lettera.

Il primo incontro (ore 12) sarà invece Il Padiglione Irpinia in assemblea: Sergio Piro e la riforma psichiatrica in Campania. Organizzato insieme alla Fondazione Onlus CeRPS, Nocera Inferiore (SA), vede protagonisti Carlotta Carpentieri, Francesca Donato, Benedetta Pittore, Carmela D’Orlando, Rossella Greco e Giuseppina Salomone. Alle ore 15 al Cinema Rossini spazio alla proiezione di Cimap! Cento italiani matti a Pechino, in presenza del regista Giovanni Piperno. Alle ore 17 Caffè Teseo, laboratorio di inclusione sociale permanente con il Dott. Andrea Barra, psichiatra-psicoterapeuta DSM ASP Potenza.

Alle ore 19 ci si sposta in Piazzale Immacolata per Follie, follie, delirio vano è questo, serata di muliebri follie e manicomio.

Si comincia con Certi pazzi dicono che, letture a cura di Rita Labruna e Franco Cafazzo con Alessandra Mariani, Antonietta Gnerre, Emanuela Sica, Giovanna Di Paola, Italia D’Acierno, Lucia Magnotta e Monia Gaita.

A seguire il live di Daniela Pes, giovane musicista e cantautrice sarda dal talento multiforme, fresca vincitrice della Targa Tenco come Miglior Opera Prima con Spira: un album misterico e lunare, che sfugge a ogni sorta di classificazioni. A seguire il palcoscenico sarà di Bobo Rondelli con Ho picchiato la testa, concerto in cui ripercorre la sua lunga carriera, un percorso unico fatto di musica e parole, teatro e cinema, risate e pianti, tanti dischi e centinaia di concerti viscerali e intensi. La notte termina come di consueto con le performance dei sempre più numerosi “Pazzi di strada”:Mago Wonder, Fan Fath Al – Fanfara Balcanica, Flaco Leo Maldonado y sus amigos, Peppe Leone, Andrea Tartaglia, Victor Herrero, Mintcho Garrammone, Lucky Salvatore e il duo composto da Gerardo Balestrieri e Fabrice Martinez.

Venerdì 25 agosto riprendono gli incontri della Libera Università per Ripetenti: alle 10.30 Il muro cariato. Sui manicomi nascosti in Italia con Lavinia D’Errico (Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli) e Ciro Tarantino (Università della Calabria) e alle 11.30 Arte-Téca, l’arte come luogo di cura nelle condizioni neuropsichiatriche infantili con Marisa Gazzillo, neuropsichiatra infantile presso il Centro di eccellenze di Neuroscienze dell’AOU Meyer di Firenze.

Nel pomeriggio le attività del Padiglione Irpinia al Cinema Rossini vanno ad esplorare le connessioni tra malattia mentale e dominazione coloniale con Marina De Chiara, professoressa associata di Letteratura Inglese all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Il suo incontro Sul delirio coloniale sarà seguito dalla proiezione del documentario Les Maîtres Fous di Jean Rouche.

Si ascende poi sul colle di Gagliano a Calitri, ribattezzato Montecanto, per una 48 ore di musica, cabaret e ballo fino a esaurimento riserve, in un’area allestita come un grande ballodromo con tre palchi, per cadere a terra sponzati come baccalà, così come da programma del manifesto di dieci anni fa.

Si comincia alla trebbiatrice volante alle ore 18 con Fabio Genovesi che presenta il suo libro Oro puro in cui racconta la scoperta delle Americhe, ampliando poi il discorso verso altre follie della storia. Dalle ore 20 prende poi il via La festa de li pacci, dove nella ‘piazza dei folli’ del Ballodromo si alterneranno tanti ospiti d’eccezione, a cominciare dalla comicità senza uguali di Nino Frassica che insieme ai Los Plaggers, band dal nome ironico che fonde quello di The Platters al “plagio”, ripercorre numerosissimi e noti brani, tagliati e cuciti tra loro fino a dare vita a nuove, originali e folli composizioni. E poi gli Skiantos, cult-band ideatrice e propagatrice del genere, dello stile, nonché dell’aggettivo demenziale, capaci di fare dell’ironia chiave di lettura e filo conduttore dei loro dischi, e di scegliere di essere banali, ‘stupidi’, allusivi, esagerati e aggressivi in contrapposizione alla retorica dei ‘buoni sentimenti’, del ‘buon senso’ e alla prosopopea dei cantautori. E ancora, lo scintillante liscio d’autore dell’Orchestrina di Molto agevole, la magia sudamericana di Mintcho Garrammone, il folk mediterraneo del Trio Ristoccia, il recupero storico del ballo liscio dei Violini di Santa Vittoria, la tradizione popolare calitrana di A Cun’versazion, l’ambasciatore del folk irpino Tonuccio Corona e il grande ritorno de La Banda della Posta. Nel frattempo, nell’area ricovero prende vita la performance del producer, dj ed esploratore sonoro FiloQ da godersi sponzati sotto le stelle.

Sabato 26 agosto si apre nel centro storico di Calitri con le consuete lezioni mattutine della Libera Università per Ripetenti e le attività del Padiglione Irpinia, che alle ore 12 propone Semiologia del Curatore, un incontro per esplorare le diverse forme di cura e curatela: la curatela d’arte, curatela giuridica, l’universo dell’accudimento ribattezzato caregiving, con Giulia Crisci, Daniela De Angelis e Michele Maffucci. A seguire, al cinema Rossini si proietta La pazza della porta accanto, conversazione con Alda Merini per la regia di Antonietta De Lillo.

Alle ore 15.30 l’ultimo incontro del Padiglione, Vita breve della psichiatria, dal manicomio alla psichedelia, propone un inedito percorso nella storia della psichiatria. Le riflessioni di uno psichiatra anarchico, Piero Cipriano, e di un attore sperimentale, Pierpaolo Capovilla, si intrecciano in una polifonia originale tra Franco Basaglia, le lettere al suo medico di Antonin Artaud internato a Rodez e la curandera Maria Sabina.

Dalle ore 18 ci si sposta a Montecanto, dove alle 19.30 arriva l’intenso e tormentato cantautorato di Micah P. Hinson per la tappa irpina del suo I Lie To You tour.

Quindi è festa fino all’alba con Come li pacci – sconcerto ammischiato, il concerto di Vinicio Capossela insieme alla Rolling Sponz Review, la super band composta da Victor Herrero, Andrea Lamacchia, Alessandro “Asso” Stefana, Raffaele Tiseo, Peppe Leone, Antonio Guardione, Michele Vignali e Paolo Mongardi. Tanti gli ospiti che si alterneranno sul palco: Samuele Bersani, Margherita Vicario, Paolo Rossi, il mago Christopher Wonder, Daniel Melingo e Banda della Posta.

Nel frattempo, sotto l’anfiteatro stellato dell’Area Ricovero, un nuovo live di FiloQ.

Nel corso della festa, sarà possibile visitare la mostra istantanea a cura di Simone Cecchetti “Visto da vicino nessuno è normale” (Franco Basaglia).


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