Benevento-Avellino è un match accompagnato da tantissimi temi collaterali. Lo scontro tra giallorossi e biancoverdi metterà di fronte le due candidate principali alla Serie B, in un gioco di intrecci che rende la sfida un vero e proprio confronto tra due filosofie diverse. Ad accomunarle c’è però una curiosità, che accresce ulteriormente l’attenzione e trasforma il derby in una sfida di categoria superiore.
Un derby da… Serie B: il fattore che scalda Benevento-Avellino
Tra le squadre d’alta classifica del girone C di Serie C, infatti, il Benevento e l’Avellino sono tra quelle che vantano il maggior numero di presenze dei rispettivi organici in serie cadetta. 1379 sono i gettoni accumulati in B dalla squadra di Auteri – il leader è Meccariello (265), seguito da Acampora (193) -, 1446 addirittura quelli messi insieme dagli uomini di Biancolino, tra i quali spiccano in particolare Benedetti (218) e Cionek (213).
Quello che in apparenza si presenta come un mero dato statistico dice in realtà tanto sull’attitudine delle due rose e sulle loro ambizioni. Al netto della sostanziale opera di ringiovanimento attuata dal Benevento e dai tanti cambi che hanno investito l’organico dell’Avellino, le due rose continuano a puntare sul “B-Factor”, ossia sull’esperienza, per inseguire il sogno promozione.
Sarà anche questo fattore, questa abitudine alla tensione nervosa delle due compagini, che renderà ancora più intrigante e avvincente il derby di domenica. Un derby da giocare (e vincere) con coraggio e personalità o, se preferite, con il sacro fuoco di chi già conosce la Serie B e non vede l’ora di poterci tornare.
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