il futuro delle aree interne passa per le riforme – Corriere dell’Irpinia

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Li definisce i due pilastri del futuro negato ai nostri giovani: energia e acqua. Virgilio Caivano, portavoce del Coordinamento nazionale dei Piccoli Comuni italiani continua nella sua forte azione di denuncia, tenendo sempre accesi i riflettori sulle questioni di rilievo nazionale, e che hanno una forte incidenza sulle dinamiche di aree meno avvantaggiate, a partire dalle zone interne del Sud.

In campo energetico, Caivano ricorda come l’Italia abbia un costo energetico spropositato a differenza di altri Paesi europei. «Ancora più marcato e grave il divario relativo ai livelli di dispersione idrica: secondo un rapporto pubblicato dall’Istat nel 2024 su dati del 2022, in Italia, le condotte gruviera per il potabile il 42% dell’acqua non è mai arrivata nelle case degli Italiani. In Francia la dispersione è calcolata intorno al 20%, in Germania al 6 %, nei Paesi Bassi al 5%. Sono questi fattori strategici che incidono sulla nostra competitività e sulla nostra sicurezza nazionale. Il Pnrr secondo voi ha colto nel segno?», chiede Caivano.

E ancora:«Le Regioni titolari di queste materie hanno svolto il loro compito istituzionale? Io dico di no e sollecito una riflessione dal basso seria e determinata. Non possiamo continuare a dire bugie ai nostri giovani che continuano a scappare dal nostro Paese. L’Italia è in affanno nel confronto con i partner europei ed il divario Nord-Sud dell’Europa si allarga sempre di più. I Piccoli Comuni Italiani pongono il tema della “Legislazione differenziata” come alternativa possibile di una visione strategica per costruire un futuro possibile». Una proposta che ha spinto a mettere nero su bianco in un libro, dal titolo  “Legislazione differenziata: il futuro delle aree interne”. E’ stato scritto da Virgilio Caivano, Alessandro Gisoldi, Andrea Gisoldi. Un agile strumento per poter ispirare una riforma per salvare i piccoli comuni italiani, per aprire una nuova stagione di coraggiose sfide politiche e culturali. Non resta che sfogliare le pagine di questa raccolta di dati e proposte, per poter aprire un fecondo dibattito su quel che vorremo essere nel prossimo futuro. Il presente è già segnato da troppe incertezze.



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