Il grido dei giovani di Assisi

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“Noi giovani non tolleriamo piu’ che si sottraggono risorse alla sanita’, al nostro presente e al nostro futuro per costruire armi….Vorremmo raccontare ai nostri figli che il tempo della guerra  è finito per sempre  ”Questo è stato il grido di riscossa globale di oltre2mila giovani dei 120 Paesi che hanno partecipato  al meeting di Assisi voluto da Papa Francesco nei tre giorni del   “The of Francesco  “ dello scorso novembre. Cosa vogliono veramente e che propongono questi coraggiosi  e responsabili giovani? Anzitutto chiedono di attivare una rete mondiale delle piu’ avanzate tecnologie per vincere in concreto e definitivamente la poverta’ diffusa in molte aree del pianeta. Chiedono che siano aboliti i paradisi fiscali per destinare il denaro con essi accumulato  ad un presente e ad un futuro migliore. Chiedono che venga affrontato con urgenza  il problema della crisi ambientale con  la messa in cantiere delle risorse finanziarie necessarie. Per realizzare questi non facili progetti innovativi e per assicurare la loro necessaria continuita’ hanno avanzato da Assisi la richiesta di brevi video registrati  dai loro coetanei di tutto il mondo  su come viene immaginato il futuro di The Economy  of Francesco : nel giro di pochi minuti sono stati recapitati al comitato promotore centinaia di video significativi  ,con relative proposte. Un metodo davvero rivoluzionario e coinvolgente di generazioni ed energie sorprendenti non monitorate e messe in campo. Il  progetto di questi giovani  non è una pretesa generazionale, ma è una proclamata disponibilita’ per    costruire insieme e concretamente l’innovazione delineata: in tall senso non è stata casuale la presenza all’evento di figure di esperti   adulti e     autorevoli sul piano internazionale. Quindi osmosi feconda sul piano  progettuale e intergenerazionale affinchè il nuovo sistema economico ed imprenditoriale proposto non si una utopia giovanile ,ma si riveli come percorso dal respiro lungo e concreto. Il messaggio  finale di Assisi è stato sintetizzato in dodici  richieste-non casualmente richieste e non punti tematici consueti- tra cui il fondamentale appello alle potenze mondiali e alle grandi istituzioni economico-finanziarie affinche’ rallentino la loro corsa per far rispettare la Terra. E’ stata auspicata, pertanto, una comunione mondiale  delle tecnologie per superare le poverta’ energetiche e realizzare equilibri ecologici compatibili. E’ stato, altresi’, ribadito il diritto universale al lavoro dignitoso con partiicolare attenzione  alle pari opportunita’ per la valorizzazione dei talenti femminili In sintesi l’accorato appello di Papa Francesco”avviate percorsi e allargati orizzonti” chiama all’impegno giovani e adulti,economisti e governanti,imprenditori  e forze sociali  per “incidere nelle vostre citta’ e universita’ , nel lavoro e nel sindacato,nelle imprese e nei movmenti , negli uffici pubblici e privati con intelligenza, impegno e convinzione , per arrivare dove si elaborano e si decidono temi e paradigmi” .A fronte di questo orizzonte globale cosi’  puntualmente percepito non si puo’ non  interiorizzare il grande   e    rivoluzionario magistero progettuale di Papa  Francesco promotore di una  “Chiesa   in uscita……. Ospedale da campo” per una umanita’ in affanno, afflitta’ anche da una pandemia senza confini e dagli esiti ancora imprevedibili.

di Gerardo Salvatore



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