Il M5Stelle denuncia la gestione del depuratore di Solofra e chiede la bonifica urgente del fiume Sarno  

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Il MoVimento 5 Stelle della provincia di Salerno, attraverso la coordinatrice provinciale Virginia Villani e i gruppi territoriali di Mercato San Severino con il rappresentante Alfredo De Caro e quello di San Marzano sul Sarno con la rappresentante Rosa Silurino, esprimono forte preoccupazione «per la gravissima situazione ambientale che continua ad affliggere il bacino del fiume Sarno, uno dei corpi idrici più inquinati d’Europa».

Gli esponenti del M5S si dicono  preoccupati, e si soffermano sulla gestione dell’impianto di depurazione di Solofra, dove la Giunta Comunale ha avviato il processo di affidamento a una società mista, di cui il 49% sarà controllato da capitali privati, precisamente dagli stessi imprenditori conciari responsabili del rilascio dei reflui industriali. «Questa scelta non solo è inaccettabile, ma solleva gravi preoccupazioni circa il conflitto di interessi che essa comporta, mettendo in discussione la capacità di garantire una depurazione effettiva e priva di rischi per la salute dei cittadini. Inoltre, la rimozione dell’assessore all’ambiente del Comune di Solofra, che aveva chiesto l’applicazione della legge con una gara pubblica per l’affidamento, è un chiaro segnale di opacità e mancanza di trasparenza. La nostra battaglia è semplice: i produttori di inquinamento non possono gestire il processo di depurazione. La legge è chiara, e deve essere rispettata».

E ancora, «Nonostante le ripetute interrogazioni presentate dai consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ciampi e Cammarano, e quelle del Senatore Orfeo Mazzella, nessuna risposta concreta è arrivata da parte delle autorità regionali. Il Senatore Mazzella ha recentemente presentato una nuova interrogazione al Governo, chiedendo l’intervento urgente per dichiarare l’area del fiume Sarno come Sito di Interesse Nazionale (SIN), una misura che permetterebbe di ottenere fondi per la bonifica e una gestione più efficiente dei problemi ambientali. La gravità della situazione è confermata anche dai dati delle analisi ARPA, che evidenziano livelli pericolosi di sostanze tossiche come il tetracloruro di etilene nelle acque del Sarno, un incontaminazione che sta danneggiando irreparabilmente il territorio e mettendo in pericolo la salute della popolazione. È intollerabile che, nonostante l’evidente emergenza ambientale, l’area non sia ancora stata riconosciuta come Sito di Interesse Nazionale. Tale riconoscimento è fondamentale per sbloccare le risorse necessarie a una vera bonifica. Il principio europeo del “chi inquina paga” deve essere applicato con fermezza, e i responsabili dell’inquinamento devono contribuire direttamente ai costi della bonifica, non i cittadini. In questa lotta, il MoVimento 5 Stelle non farà passi indietro e continuerà a spingere affinché il Governo intervenga con decisione, garantendo finalmente la protezione della salute dei cittadini e l’effettivo risanamento del fiume Sarno», concludono.

Il caso è appena arrivato in Parlamento, su relazione del senatore M5S Orfeo Mazzella. Il ministro Pichetto Fratin, nella sua risposta, ha assicurato che saranno effettuati controlli per verificare eventuali danni ambientali.



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