Il miglior panettone artigianale “tradizionale” d’Italia 2020 è irpino

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Il premio per il migliore panettone tradizionale va a una pasticceria solofrana. Per la categoria tradizionale, vince la Provincia di Avellino ad opera del Pastry-chef Raffaele Vignola

SOLOFRA. La nona edizione di “Re Panettone”, il più frequentato evento dedicato al dolce tipico di Milano. Ha conferito al Raffele Vignola, il “Premio quale Miglior Panettone Tradizionale” I PANGIUSO. Raffaele figlio  d’arte si trova a portare avanti la storia e i sacrifici di papà Angelo e mamma Lidia, a cui adempie da sempre con grande dedizione e professionalità. Il suo amore per quest’arte ha contagiato anche l’amore della sua vita, la moglie Michela Caiafa e molte volte anche le due deliziose bambine molte volte testimonial dei dolci del papà. Vignola non è nuovo alla partecipazione di questo concorso in cui ha sempre creduto e sostenuto per la filosofia che lo accompagna. La scorsa edizione si è aggiudicato l’argento per la categoria innovazione e per dirla tutta forse già li meritava l’oro.  Abbiamo chiesto Raffaele di raccontarci gli ingredienti ( che sono predefiniti e precisi per questa categoria) che rendono unico questo panettone da meritarsi il primo posto sul podio.

Lievito madre

“Beh! è ovvio che il principale è rigorosamente il Lievito madre, che custodiamo dal 1969 ormai è parte della famiglia” -ci dice subito Raffaele Vignola, e continua con gli ingredienti: -“Gli ingredienti che entrano nel mio “Panettone Classico Milanese” sono:  farina e malto di frumento, tuorlo d’uovo di categoria A (uova fresche), saccarosio, burro fresco, miele di acacia dei colli irpini, burro di cacao, uva sultanina, cedro e arancio canditiaromi naturali, quali vaniglia in bacche bourbon del Madagascar, zest di arancia e limone non trattati”. Raffaele oltre ad essere un bravo pasticciere è molto attento agli ingredienti che entrano nel suo laboratorio. Da anni svolge una ricerca certosina dei prodotti di qualità assoluta del territorio irpino che a sua volta promuove attraverso le sue “opere dolciarie”, il suo impegno in questa preziosa arte pasticcera è a dir poco maniacale e pertanto ha meritato sicuramente il premio conferitogli da questa Kermesse. Evento, questo di Re Panettone ideato e organizzato da Stanislao Porzio. L’edizione 2020 in un primo momento sospesa si è poi deciso di farla, quale spiraglio di speranza e di tempi migliori. Con modalità molto speciali e in linea con le direttive governative per l’emergenza sanitaria che ci vede coinvolti e più di tutti la categoria dei “pasticcieri” come tutti il canale della ristorazione a più livelli. Manifestazione che di solito si tiene anche a Napoli oltre che nella città che ha dato i natali a questo grande lievitato, Milano. Re panettone si distingue da altre manifestazioni, perché chiede ai pasticcieri partecipanti di conformarsi alla filosofia TUTTO NATURALE, SOLO ARTIGIANALE, sottoscrivendo una dichiarazione che li impegna ad usare solo ingredienti naturali e a evitare accuratamente gli additivi e i semilavorati. Freschezza, genuinità e originalità sono le caratteristiche dei veri prodotti artigianali di qualità. E non da ultimo ad ogni edizione aggiunge ulteriori contenuti al nucleo originario, per rendere l’evento sempre più interessante. Infatti, quest’anno la prima novità è stata la modalità di premiazione, in diretta Facebook ieri pomeriggio 28 novembre. La seconda molto importante è la petizione promossa al fine di candidare – l’Arte di fare il Panettone -a Patrimonio UNESCO. Al fine di poter preservare e custodire quest’arte dal sapore e dai sapori che da millenni si porta con se. Buona prima domenica d’Avvento 2020 con il “Panettone Classico Milanese” di Vignola o altre dolcissime invenzioni della Pasticceria Vignola.



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