IL PAGELLONE 2020 – Difensori: Tito da paura, Miceli croce e delizia – IL CIRIACO

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Il 2020 volge al termine. Dopo le pochissime gare disputate nella passata stagione, quest’anno l’Us Avellino ha cominciato il campionato di Lega Pro con ambizioni ben più importanti, una squadra rifondata e un allenatore, Piero Braglia, che è una garanzia. Tra tanti alti e qualche basso importante, i biancoverdi hanno chiuso questa prima fetta di campionato a 27 punti, al terzo posto insieme a Catania, Catanzaro, Foggia e Teramo.

Questi i voti di fine anno per i difensori biancoverdi.

DOSSENA 6.5: Per lui, come per tutti, resta il neo della prestazione di Bari. Ma ha il merito di partire nelle retrovie della gerarchia di Braglia, ritagliandosi pian piano sempre più spazio a suon di partite convincenti: un punto fermo da cui ripartire

MICELI 6: Dopo un avvio di stagione a dir poco strepitoso, col passare delle settimane le sue prestazioni sono state sempre meno convincenti. Vuoi le tante gare ravvicinate, vuoi la mancata possibilità di allenarsi bene, ma ha convinto sempre meno (come ammesso dal diretto interessato). Servirà tornare agli splendori di inizio campionato per confermarsi titolare

L. SILVESTRI 6.5: Qualche buco nell’acqua lo ha fatto (indimenticabile Bari), ma è sempre stato il più roccioso della difesa, nonché duttile adattandosi a giocare anche terzino sinistro con il passaggio dal 3-5-2 al 4-4-2. Insomma, un totem e un jolly: magari coadiuvato da qualche compagno di reparto maggiormente affidabile riuscirebbe ad esprimersi ancora meglio

LAEZZA S.V: Capitano biancoverde, un brutto infortunio poco prima dell’inizio del campionato lo ha costretto ai box: previsto il suo ritorno per marzo. Assenza pesantissima, sia per la leadership che ha sempre dimostrato sia perché anche in una stagione difficile come la scorsa si era distinto per la grande affidabilità

ROCCHI 5: Sicuramente il meno positivo tra i difensori biancoverdi, e non è un caso che sia lui uno dei candidati alla partenza nel prossimo mercato. Un paio di prestazioni di livello, ma troppa incostanza e disattenzione non possono essere accettate, specie in una piazza così esigente e in una squadra che ha grandi ambizioni. Nell’ultimo periodo, a dimostrazione di ciò, Dossena ha pian piano preso il suo posto

NIKOLIC S.V: Pochi, pochissimi i minuti avuti a disposizione per mettersi in mostra. Non un bellissimo impatto comunque per quel che si è potuto vedere, neanche Braglia ha dimostrato di fare grande affidamento su di lui

TITO 7: E’ un continuo crescere. Dopo un avvio in sordina, con una condizione anche abbastanza precaria, ha messo sempre più minuti nelle gambe e ora è diventato semplicemente insostituibile. E’ una delle maggiori fonti di gioco dei biancoverdi, colleziona assist (ben 5 quelli messi a segno fino ad ora) e grandi giocate

CIANCIO 5.5: Troppa poca qualità nel dribbling per rappresentare un punto fermo credibile come esterno nel 3-5-2. Quando è stato adattato a centrale, invece, molto meglio. Con il passaggio al 4-4-2 e l’arretramento della sua zona d’interesse sta decisamente facendo meglio, dovendo spingere il giusto e coprire tanto


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