Avellino – Il polo delle associazioni voluto dall’amministrazione Festa è pronto a partire, anzi la “Don Tonino Bello” ha già preso possesso dei suoi spazi ed «entro fine anno ci saranno anche altre associazioni di volontariato che verranno selezionate tramite una manifestazione di interesse», spiegano Stefano Luongo e Antonio Cosmo.
Questa mattina l’assessore al Patrimonio e il presidente della settima commissione consiliare hanno effettuato un sopralluogo presso la struttura di Rione Mazzini insieme all’assessore con delega al “Volontariato”, Marianna Mazza, e ai componenti dell’organismo consiliare.
«Abbiamo deciso di effettuare questo sopralluogo – spiega Cosmo – per fare il punto della situazione. Per ora partirà l’associazione “Don Tonino Bello” in quanto deve realizzare un progetto già avviato con il Comune. Successivamente subentreranno la Protezione Civile e altre associazioni di volontariato, tra 8 e 10. Dovranno essere iscritte all’albo e verrà istituita una commissione per verificare i requisiti da inserire nella manifestazione di interesse. Entro fine anno prenderanno possesso della struttura».
Soddisfatto dell’iniziativa anche l’assessore Luongo che, insieme a Mazza, da mesi sta curando la nascita del polo delle associazioni. «Finalmente il progetto è partito. Abbiamo consegnato le chiavi alla “Don Tonino Bello” che sta facendo anche un lavoro importante in questi giorni di agosto perché sta sistemando internamente la struttura – spiega. L’amministrazione punta su questa struttura e lo fa perché siamo a Rione Mazzini, un quartiere importante della città. Abbiamo sempre detto che per creare più senso di comunità, offrire servizi e aggregazione tra le belle realtà della nostra città lo si deve fare partendo dai quartieri periferici. Con il lavoro della “Don Tonino Bello” andiamo ad offrire alla comunità un centro polifunzionale che consentirà di richiamare persone da tutta la città».
Se l’iniziativa di per sé sembra lodevole, il consigliere d’opposizione, Ettore Iacovacci, che ha preso parte al sopralluogo, solleva qualche perplessità da un punto di vista economico. «Abbiamo chiesto se tutte le associazioni che verranno in questa struttura pagheranno o almeno se in cambio se ci saranno azioni a favore della città – spiega. La struttura viene affittata ad un’associazione che, se non vuole pagare, deve garantire un contributo alla città in forma di manifestazioni o altro». Sul punto, secondo Iacovacci, ci sarebbero ancora degli aspetti non chiari: «Ad oggi l’amministrazione non sa dirci se queste associazioni pagheranno o meno – spiega. Anche sulla Protezione Civile, non ci sarà un vero e proprio presidio suo, ma ci saranno associazioni scelte da lei e non vorrei che poi questo presidio servisse per distribuire uova, gelati e altro».
