Il 6 aprile, il Comune di Avellino ha pubblicato la versione definitiva del progetto di riqualificazione destinato all’area prefabbricati del quartiere Valle. “Una buona notizia che abbiamo appreso al termine di nostre autonome ricerche- scrivono dal Comitato “La Voce di Valle”- Il progetto è l’esito del lavoro svolto dai tecnici del settore Urbanistica, sulla base delle indicazioni emerse dai laboratori di progettazione, che il comitato “La Voce di Valle” e l’ufficio strategico Europa hanno condotto nel 2017. Uno sforzo innovativo, che rivoluziona i canoni tipici della progettazione urbanistica. Per la prima volta, a Avellino – e forse in Campania e al Sud – un pezzo di territorio è stato ridisegnato partendo dal basso. Non associazioni di categoria o delegazioni precostituite, ma singoli cittadini, persone di ogni estrazione e età che hanno contribuito, condividendo la propria visione del quartiere di domani. Un processo complesso, fatto di mediazioni difficili e non sempre lineari, ma che dimostra come la partecipazione dal basso, spontanea e democratica, è non solo possibile, ma necessaria per accompagnare le grandi trasformazioni che riguardano la vita quotidiana della comunità. La storia urbanistica di Avellino – e non solo – è infatti costellata di fallimentari scelte calate dall’alto, distanti dai reali bisogni delle persone e, per questo, male accettate. Se non inutili e anacronistiche. Con questa esperienza, la città si è avvicinata a quelle più avanzate e di successo dell’Europa e di paesi come la Francia, dove il coinvolgimento dei cittadini è non solo una finzione elettorale. Ma la prassi della democrazia che si fonda sulla sovranità del popolo. Di più: la nostra partecipazione ha rappresentato un elemento premiante che – è bene ribadirlo – ha trasformato il nostro in progetto pilota per la città. Un valore aggiunto, che sopravanza quello economico, irraggiungibile senza il contributo diretto delle persone.
Gli esiti del percorso saranno illustrati e commentati in seguito. Perché c’è ancora molto da fare e discutere su un progetto che vale cinque milioni di euro. Intanto, il nostro comitato ha ritenuto opportuno rendere nota quella che per noi è una notizia importante, ringraziando tutte le donne e gli uomini che hanno voluto accettare la sfida di disegnare con noi un modello di cittadinanza diverso”.