il Puc di Atripalda tradisce l’obiettivo di sviluppo urbano sostenibile – Corriere dell’Irpinia

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Legambiente Campania, in collaborazione con il Circolo Territoriale di Avellino “Alveare”, ha espresso profonde perplessità sul Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Atripalda recentemente adottato.

Secondo gli esponenti di Legambiente, «Nonostante l’iter ultraventennale di elaborazione, il documento risulta carente sotto molteplici aspetti strategici e operativi, tradendo l’obiettivo di uno sviluppo urbano realmente sostenibile e inclusivo».

Di seguito, le principali criticità rilevate: «Mancanza di partecipazione pubblica: Il processo di pianificazione non ha adeguatamente coinvolto la comunità locale, privandola di un ruolo attivo nella definizione del futuro della città. Le poche iniziative consultive previste non sono sufficienti a garantire una pianificazione condivisa. Visione anacronistica e opportunità mancate: Nonostante i cambiamenti climatici e la necessità di politiche di adattamento e mitigazione, il PUC privilegia ancora il settore edilizio, ignorando temi cruciali come il consumo di suolo, la transizione ecologica ed energetica. Assenza di una strategia territoriale integrata: Il PUC non offre una visione chiara per il futuro di Atripalda, né promuove sinergie con i comuni limitrofi per creare uno sviluppo policentrico e bilanciato, come raccomandato dagli strumenti di pianificazione sovraordinati. Incremento del consumo di suolo: La previsione di 398 nuovi alloggi, nonostante il calo demografico e il numero significativo di case sfitte, comporta un ulteriore consumo di suolo, senza rispondere efficacemente ai bisogni abitativi della comunità. Poca attenzione alla sostenibilità urbana: La dotazione di spazi verdi, attrezzature e servizi urbani rimane insufficiente, e manca una visione integrata per garantire una qualità della vita migliore per tutti i cittadini».

In definitiva, il PUC di Atripalda rappresenta «un’occasione mancata per avviare un reale cambiamento in linea con le direttive europee del Green Deal e gli obiettivi di transizione ecologica».

«Nonostante la giunta guidata dal sindaco Paolo Spagnuolo ha scelto di rigettare in toto le nostre proposte, Legambiente Avellino auspica una revisione sostanziale del piano, basata su una partecipazione autentica della comunità e su politiche urbanistiche orientate al benessere collettivo e alla sostenibilità ambientale», spiega il presidente del circolo ambientalista Alveare, Antonio Di Gisi.

«Atripalda deve fungere da modello per tutti i comuni del circondario, capoluogo compreso, che stanno redigendo nuovi piani urbanistici e devono farlo in modo innovativo e ambientalmente sostenibile: riducendo le aree edificabili e ampliando gli spazi dedicati a zone verdi e alla mobilità dolce e pedonale».



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