Il punto sulla sanità italiana: ecco come cambierà

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Il tema del servizio sanitario italiano (tra i più efficienti al mondo) è stato affrontato nei giorni scorsi al Summer School 2021 di Asiago, cui hanno partecipato 207 relatori. Ecco in sintesi i punti chiave del cambiamento

L’Italia ha uno dei Sistemi sanitari migliori al mondo, eppure il Covid-19 ci ha messo di fronte all’evidenza che qualcosa deve cambiare, per rispondere meglio alle esigenze dei cittadini e alle sfide future che ci attendono. Di questo hanno discusso i migliori esperti in campo (207 relatori) nella tre giorni della Summer School 2021, svoltasi ad Asiago. L’edizione, dal titolo “SSN Revolution”, ha messo al centro dei dibattiti proprio la ristrutturazione del sistema, nato nel 1980.

«Pur essendo importante e universale, ormai ha 41 anni e va rivisto in chiave moderna per dare ai nostri giovani un futuro adeguato», spiega il dottor Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità, ente no-profit che opera nell’ambito della ricerca scientifica e della divulgazione sanitaria in Italia e all’estero. «Ora ne abbiamo la possibilità, grazie ai 10 miliardi in arrivo dall’Europa per il progetto “Next generation EU”: soldi che saranno spesi dai nostri figli e dai nostri nipoti. Da qui il dovere morale di spenderli bene coinvolgendo i giovani».

Come cambierà la sanità italiana

Ecco, in sintesi, i 3 elementi che cambieranno la nostra sanità:

  • trasformazione e lancio della medicina territoriale, insieme a un cambio della medicina generale (bisogna rivedere la convenzione dei medici di medicina generale, i quali dovranno essere presenti nelle case di comunità);
  • utilizzo della telemedicina, che dovrà aiutare molto la crescita dell’assistenza territoriale per rendere reale il rapporto tra ospedale e territorio. Il quale, grazie alla telemedicina, può avvenire anche attraverso consulenze via web;
  • una nuova visione di ospedale: l’ospedale del futuro dovrà essere un ospedale flessibile, pronto per eventuali future pandemie, tecnologico e dovrà acquisire il solo luogo di cura per quelle malattie che a domicilio non si possono curare.








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