Il vescovo Aiello ai maturandi: se abolissero gli esami vi farebbero un torto, l’importante è mettersi alla prova

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“Se abolissero gli esami di maturità vi farebbero un grosso torto. Perchè quest’ansia da prestazione che provate oggi vi servirà nella vita di tutti i giorni”. E’ il messaggio che il vescovo Arturo Aiello consegna ai maturandi irpinia nella Notte prima degli esami al Parco Palatucci. Ricorda il quattordicenne suicidatosi alla vigilia degli esami di terza media  “Non sappiamo – prosegue il vescovo – se si sia tolto la vita per l’ansia da esame,  ma dobbiamo ammettere con amarezza che non stiamo educando i giovani a superare le prove della vita. Ci si lascia prendere dall’angoscia. L’intelligenza degli esami è nel mettervi alla prova, come ci penserà poi la vita in maniera molto più dura. In quella che io chiamo congiura di bene deve esservi chiaro che voi studenti e i docenti volete la stessa cosa, uscire vincenti da questa prova”. Il consiglio che rivolge loro è di “Non pensare a trucchi o alle tracce che potrebbero uscire, andate sciolti, non si tratta di cose da cercare ma di fare sintesi”. Sottolinea come gli esami diventano l’occasione per ringraziare amici e studenti che ci hanno accompagnato nel percorso di 5 anni e guardare al futuro. “La paura dei cambiamenti c’è sempre – spiega Aiello – e voi avete vissuto i cambiamenti drastici legati al Covid, da questo punto di vista avete già superato la maturità. Quando cercate una risposta guardate in voi stessi, la risposta è dentro di voi, la conoscete già”. Il messaggio di Buona fortuna è affidato a una canzone di Claudio Baglioni, alle scene del film ‘Notte prima degli esami”, alle parole di Rilke per ricordare che “ciò che conta non è arrivare alla meta  ma ciò che si prova mentre si corre”


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