“Impossibile qualsiasi confronto senza il cessate il fuoco. Necessario ascoltare la voce dei popoli” Cgil e Rete per la Pace si mobilitano ad un anno dall’inizio del conflitto

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“La guerra è morte e distruzione. Causa instabilità senza fine. Di qui la richiesta da parte della Cgile e della rete Europe for peace di tornare a confrontarsi tra nazionali, a partire dal cessate al fuoco. Se ascoltiamo solo i leader ma non ascoltiamo le parole dei popoli ogni tentativo di ristabilire e difendere la pace.  Si tratta di ridefinire le relazioni internazionali al di là della contrapposizione Oriente Occidente”. Spiega così Franco Fiordellisi, segretario provinciale Cgil, l’idea da cui nasce la marcia per la pace in programma venerdì 24 febbraio nel capoluogo e in numerosi comuni d’Irpinia, presentata ieri nel corso di una conferenza stampa.  “Il nostro è un appello ai governi – prosegue Fiordellisi – perchè facciano la loro parte per intavolare una trattativa che consenta di giungere alla pace” Ad Avellino la manifestazione si svolgerà alle 19, muovendo da Piazza Libertà (antistante il Palazzo Vescovile) verso Corso Vittorio Emanuele (antistante la Prefettura di Avellino. A promuovere l’iniziativa la rete di associazioni Europe for Peace per la pace e il disarmo – composta da Caritas Diocesiana Avellino, Arci Avellino, Acli Avellino, Auser Giovannina Morrone, Anpi Provinciale Avellino, Legambiente Avellino, Comunità Laudato sì San Ciro Avellino, PantaRei, Us Acli, Soma, Federconsumatori Avellino, Pax Christi Avellino, Comunità Accogliente, Laika, Emergency Gruppo Avellino-Benevento, Apple Pie. Sono oltre cento le città in cui sono state organizzate dal mondo dell’associazionismo, dalla Chiesa, dai sindacati iniziative a un anno dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia.



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