Nel ricordo del professore Giuseppe Sierchio: ad un anno dalla scomparsa, venerdì sera, nella Chiesa Madre di Calabritto, con una cerimonia suggestiva e a tratti commovente, è stato ricordato il sindaco e amministratore per lunghi anni della città di Calabritto. In sala, il sindaco Domenico Centanni, la moglie Olimpia, la figlia Ludovica, la sorella, il parroco Don Alfonso e numerose autorità, civili e religiose.
«Persona di cultura di grande spessore morale, sociale e civile, ricco di tanta umanità»: queste le parole che ha usato, tra gli altri, Giacomo Rosa, presidente dell’associazione Svimar, nel suo personale ricordo di Giuseppe Sierchio. «Una persona straordinaria sempre in difesa degli ultimi», ha continuato Rosa, che ha anche ringraziato in modo particolare il maestro Lello Gaudiosi «pittore affermato, ambientalista sempre in difesa del territorio, che insieme all’amico Enrico Barletta hanno organizzato questa bella serata. Una serata all’insegna del ricordo di un grande uomo e per parlare di ambiente, cultura, storia e religione».
E’ stata anche l’occasione per ribadire quanta strada è stata fatta, nel raggiungimento di importanti traguardi nelle aree interne del Sud, ma come questi stessi territori aspettino ancora una Ferrovia. Lo ha ricordato Giacomo Rosa, che con la sua associazione si sta battendo da anni, a tutti i livelli, perché le infrastrutture siano al centro dell’attenzione del governo.
«L’augurio è che il 2025, l’anno del Giubileo e della speranza, porti pace, benessere ed opere da realizzarsi proprio partendo dal treno – conclude infatti il presidente Svimar- e in tal senso arrivano notizie positive. La speranza non tradisce mai. Così come Peppe Sierchio continua a vivere nella nostra memoria».