Inaugurata a Napoli “La chiave” di Milot. Quel progetto sfumato in Irpinia

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E’ un legame forte quello tra l’Irpinia e l’artista albanese Milot, che ha trovato in Cervinara il proprio paese di adozione. E proprio Cervinara ha accolto una delle sue opere, che va ad affiancarsi a “The Key of today”,un’enorma chiave di acciaio alta dieci metri e larga venti, simbolo di integrazione e  dialogo, inaugurata ieri a Napoli, in piazza Mercato alla presenza del sindaco Gaetao Manfredi e dello scrittore Maurizio De Giovanni. Un evento voluto dall’Associazione Mille Volti in collaborazione con il Comune di Napoli, sotto la direzione esecutiva di Michael Kaiser/JeanWolfe, con la direzione artistica di Michele Stanzione e l’ingegnere Michele Palumbo e la collaborazione di Francesco Bianco, Lai Junjie e Albine Mirashi.  A partecipare alla cerimonia anche il sindaco di Cervinara Caterina Lengua e una folta comunità del centro caudino

Un’altra sua opera, “The key of Montevergine”, avrebbe dovuto essere inaugurata sulla rotonda di Torrette di Mercogliano, ma è oggi abbandonata nei depositi, a causa di problemi burocratici sollevati da Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Avellino e Salerno.

Si tratta della prima tappa di un tour che porterà ora il suo progetto Keys of Unity, realizzato in collaborazione con JeanWolfe di Los Angeles, in tutto il mondo. L’opera simboleggia la vita, la rinascita di una società aperta al dialogo e alle potenzialità di tutti, esortando a eliminare barriere, pregiudizi e meccanismi che ostacolano la realizzazione dei desideri.”La chiave – spiega l’artista – simboleggia l’apertura di tutto, senza luoghi chiusi, come strumento per trovare la giusta “via” per ogni essere umano” ha detto l’artista”.


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