Potrebbe allargarsi ulteriormente l’indagine Dolce Vita, aperta dalla procura di Avellino, portando alla luce su appalti e concorsi truccati. Sono state effettuate indagini integrative che vanno ad aggiungersi agli avvisi di conclusione delle indagini notificate all’ex sindaco e ad altre venticinque persone a fine anno dai carabinieri del nucleo investigativo. II pubblici ministeri titolari dell’inchiesta hanno effettuato e depositato ulteriori atti. Al vaglio dei pm altre posizioni in merito ad un appalto pubblico. Gli inquirenti stanno analizzando anche altri concorsi che potrebbero essere stati truccati con modalità analoghe a quelli indetti per i vigili urbani e per funzionario tecnico.
A firmare l’avviso di conclusione delle indagini il procuratore Domenico Airoma, l’aggiunto Francesco Raffaele e il pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro. A notificarli i carabinieri del comando provinciale di Avellino e gli agenti di polizia giudiziaria della guardia di finanza in forza presso la Procura di Avellino. Con l’integrazione all’avviso di conclusione delle indagini, si allungano i tempi anche per rendere interrogatorio in attesa che vengano completate le notifiche delle integrazioni ai diretti interessati.
Otto gli indagati per il concorso a dieci posti di vigile urbano, quello sospeso da un blitz delle Fiamme Gialle; tre indagati per la procedura di selezione per il concorso di geometra; due indagati per un concorso di istruttore categoria C e un’indagata per il concorso di funzionari tecnici. Sarebbero intermediari, per lo piu’ familiari dei beneficiari e vincitori dei concorsi o come nel caso della procedura di vigile urbano ammessi alla prova scritta che avrebbero,ricevuto dall’ex sindaco Gianluca Festa per mano di intermediari le prove in anticipo.
A Festa e ad altri due indagati, un ex dipendente del Comune di Avellino e un suo collaboratore che avrebbero materialmente stampato le stesse tracce, la contestazione di rivelazione del segreto di ufficio in concorso.Ai beneficiari e intermediari delle quattro procedure di concorso che sono finite nel mirino delle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e dei militari dell’aliquota di Pg della Gdf presso la Procura di Avellino, invece, la contestazione e’ quella di ricettazione, anche alla luce delle pronunce di Riesame e Cassazione.
Saranno ora gli indagati a dover chiarire il loro ruolo e dimostrare, anche chiedendo di essere ascoltati nei prossimi venti giorni la loro eventuale estraneità alle accuse per cui la Procura di Avellino si prepara a chiedere il rinvio a giudizio.
Gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari firmati dal sostituto procuratore Fabio Massimo Del Mauro che sarebbero stati notificati del tutto a ventisei indagati riguarderebbero la responsabilità’ a vario titolo per i reati di associazione per delinquere (contestata solo ad una parte), al peculato, fino alla corruzione per l’esercizio della funzione, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, falso ideologico e materiale, ricettazione.Tra i principali indagati, oltre all’ex sindaco Gianluca Festa, l’ex dirigente Comunale Filomena Smiraglia,un ex assessore comunale, un attuale dirigente ed un dipendente comunale.
Il primo avviso fu noptificato principale indagato, l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa che si è recato presso il comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, senza i suoi legali. Ai reati gia’ noti per le prime due misure cautelari, ovvero le vicende sono legate ai concorsi al Comune di Avellino e alla corruzione per l’esercizio delle funzioni contestata nella seconda ordinanza, si sarebbe aggiunta anche l’ipotesi di una presunta associazione a delinquere.