Si è concluso oggi, presso l’Aula d’Assise del Tribunale di Avellino, il processo per l’omicidio di Roberto Bembo, il giovane di Mercogliano ucciso all’alba di Capodanno 2023 in un parcheggio di Torrette. Secondo l’accusa, Niko Iannuzzi sarebbe l’autore materiale del delitto, mentre Luca e Daniele Sciarrillo sono accusati di essere complici.
Dopo più di tre ore di camera di consiglio il presidente Gian Piero Scarlato ha letto il dispositivo di condanna per Niko Iannuzzi 16 anni e 8 mesi di reclusione, per gli altri due imputati Luca Maria Sciarrillo 16 anni, Daniele Sciarrillo 16 anni. Una provvisionale di 25 mila euro ad ogni parte civile costituita. Motivi riservati in novanta giorni.
LE RICHIESTE
Lo scorso 11 dicembre il pubblico ministero Vincenzo Toscano, dopo oltre tre ore di requisitoria, aveva formulato le richieste di condanne per Niko Iannuzzi, per Luca Maria Sciarrillo e Daniele Sciarrillo (imputato a piede libero). Il pubblico ministero in una Corte d’Assise strapiena, davanti al collegio composto dal presidente Gian Piero Scarlato, a latere Pierpaolo Calabrese e sei giudici popolari aveva chiesto 25 anni di reclusione per Niko Iannuzzi, 21 anni e mesi 9 di reclusione per Luca Maria Sciarrillo, e 8 anni di reclusione e l’esclusione dell’aggravante dei futili motivi per Daniele Sciarrillo. “Una dinamica velocissima, che rende complessa diciamo la verità, anche la ricostruzione”. Quanto aveva ricostruito il magistrato sulla base delle dichiarazioni rese nell’istruttoria dibattimentale dei testimoni diretti e il confronto con le immagini del video raccolto dagli agenti della Squadra Mobile di Avellino. Una richiesta che era stata ribadita dal legale di parte civile, la famiglia del ventenne Roberto Bembo, il penalista Gerardo Santamaria. Estraneità alle condotte contestate dei due fratelli Sciarrillo, per i quali sono identiche le posizioni processuali ed eccesso colposo di difesa per Niko Iannuzzi. Queste erano state le richieste della difesa dei tre imputati, l’arringa di quattro ore del penalista Stefano Vozzella nella penultima udienza e quella di stamattina del penalista Gaetano Aufiero.
L’OMICIDIO
Intorno alle 7,00 del 1 gennaio 2023 – in via Nazionale Torrette di Mercogliano, nei pressi di un bar cornetteria viene accoltellato Roberto Bembo, un giovane di appena 20 anni. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo (titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Vincenzo Toscano), vengono affidate alla Questura di Avellino. La sera dello stesso giorno Luca Sciarrillo e Nico Iannuzzi, 28 e 31 anni di Avellino, decidono di costituirsi presso la Questura. La mattina dell’aggressione, invece, era stato fermato e denunciato a piede libero Daniele Sciarrillo, fratello 33enne di Luca. Per il giovane sono scattati, poi, gli arresti domiciliari perché – all’interno della sua abitazione – sono state trovate sostanze stupefacenti. Il suo ruolo nell’aggressione sarebbe più marginale rispetto a quello degli altri.
A colpire alle spalle il 20enne Roberto Bembo, sarebbe stato il 31enne Nico Iannuzzi. Causa scatenante della violenza sarebbe stato un semplice parcheggio fatto male nei pressi del bar di Torrette di Mercogliano. Tra due gruppi è scoppiata una maxi rissa nella quale i tre indiziati avrebbero avuto la peggio. Successivamente, mentre Bembo tentava di attraversare e raggiungere il bar, viene colpito. Luca Sciarrillo avrebbe colpito il 20enne al volto con un tirapugni. Mentre Iannuzzi, dopo averlo raggiunto alle spalle, avrebbe sferrato tre coltellate. Roberto Bembo muore dopo dieci giorni di ricovero all’Ospedale Moscati.