Ipertricosi: cos’è, cause, sintomi, soluzioni

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“Peli e guai non mancano mai”, recita un vecchio proverbio. Vero. Però ci sono condizioni mediche dove i primi possono crescere in maniera eccessiva, ma senza zone di predilezione come avviene nell’irsutismo. «Di quest’ultimo si parla soprattutto in relazione alle donne, perché si riferisce alla crescita anomala di peli corporei in aree tipicamente maschili, come viso, petto e schiena», spiega il dottor Piergiorgio Malagoli, dermatologo presso il Centro Medico Visconti di Modrone a Milano. «Nell’ipertricosi, invece, aumenta in generale la peluria, in qualsiasi parte del corpo o in maniera localizzata, ma questo avviene nelle zone “classiche”, dove i peli crescono già, non in quelle che normalmente sono glabre o meno villose».

Quali sono le cause dell’ipertricosi

Le cause dell’ipertricosi sono varie e complesse. Esiste una forma congenita, in cui le mutazioni genetiche giocano un ruolo cruciale nella distribuzione aumentata di peli, ma nella maggior parte dei casi si tratta di forme acquisite, secondarie ad altre condizioni.

«Per esempio, ci sono ipertricosi legate a disturbi del sistema nervoso centrale, come anoressia e bulimia», evidenzia l’esperto. «Altre forme sono legate invece ad alcune infezioni, in particolare da HIV in fase avanzata, oppure a certi tipi di tumore, come quelli della mammella o del pancreas, che determinano una modifica del profilo ormonale e aumentano in particolare la produzione di ormoni androgeni, favorendo la crescita di peli».

In altri casi, l’ipertricosi può essere dovuta a un trauma da sfregamento ripetuto: «Un esempio è il caso dell’uso prolungato di un gesso: una volta rimosso, la pelle potrebbe reagire a questa irritazione con una crescita eccessiva ma transitoria di peli nella zona interessata», descrive Malagoli.

Altre volte, c’entrano i farmaci: «Alcuni medicinali possono indurre un’eccessiva crescita dei peli sul corpo come effetto collaterale: è il caso di cortisonici, ciclosporina, prostaglandine, antidepressivi o antiepilettici, per citarne alcuni». Infine, esistono forme idiopatiche di ipertricosi, senza una causa identificabile e non associate a fattori genetici noti, squilibri ormonali o altre condizioni mediche sottostanti.

Come si diagnostica la causa

Quando si nota un aumento della peluria corporea, è bene rivolgersi in prima battuta a un endocrinologo: sarà lui a prescrivere una serie di indagini per venire a capo del problema.

Di solito, si parte da un’anamnesi approfondita per indagare la storia clinica, l’insorgenza dei sintomi, eventuali farmaci assunti, malattie pregresse e fattori familiari. Parallelamente si ricorre a test ematochimici per valutare i livelli ormonali ed escludere condizioni mediche sottostanti che possano causare ipertricosi.

Come si cura l’ipertricosi

Il trattamento passa attraverso la risoluzione, o quanto meno la gestione, della causa sottostante.

«Qualora emergesse che si tratta dell’effetto collaterale di un farmaco, si potrebbe modificare il principio attivo», conclude il dottor Malagoli. «Se invece si individua una patologia, va risolta quella. L’importante è evitare il fai-da-te, rivolgendosi, ad esempio, a un centro estetico per effettuare un trattamento laser senza conoscere le cause di questo eccesso di peluria. Prima bisogna sempre accertare l’assenza di patologie importanti, l’estetica può aspettare».

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