IrpiniAmbiente, guerra ai Comuni morosi: “Servizio ridotto e denuncia alla Corte dei Conti” – IL CIRIACO

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Avellino – IrpiniAmbiente a sindacati sono pronti a sotterrare l’ascia di guerra, dopo i giorni di tensione trascorsi. E’ questo l’esito dell’incontro tra le parti avvenuto ieri e reso noto dai rappresentanti sindacali nella giornata di oggi nel corso di una conferenza stampa: Michele Caso Uil Trasporti, Francesco Codella, CISL Trasporti, Nunzio Marotta Ugl Trasporti e Vincenzo Mango, Fiadel.

«I vertici della società ci hanno comunicato che verranno prese azioni contro quei comuni morosi. Ce ne sono alcuni che non pagano dal 2010 – spiegano i rappresentanti sindacali. L’azienda è pronta a ridurre i servizi erogati verso questi comuni, chiedere la nomina di un commissario ad acta per recuperare i crediti, ma anche presentare una denuncia presso la Procura regionale della Corte dei Conti per danno erariale».

Sempre dall’incontro è venuto fuori che IrpiniAmbiente anche per il periodo estivo sarà costretta a fare ricorso al lavoro straordinario. Proprio sull’argomento e sulle polemiche emerse, si concentra Michele Caso (Uil). «Si sta facendo allarmismo su un dato, preso da solo, che farebbe gridare allo scandalo, ma in realtà 1,2 milioni di euro per gli straordinari sono determinati dal fatto che mancano 70 persone in organico, da quando IrpiniAmbiente è nata. Se verifichiamo le ore di lavoro e i salari che sviluppano 70 persone, ci rendiamo conto che non stiamo parlando di un abuso».

Intanto i sindacati accolgono con favore la decisione dell’Ato in merito al biodigestore. «Non è la scelta del luogo in cui sorgerà che ci interessa – spiegano i sindacalisti – l’importante è che l’impianto venga realizzato».

Martedì 21 luglio, le sigle sindacali si confronteranno con l’ente d’ambito e la Provincia sul biodigestore, ma anche sul futuro di IrpiniAmbiente. «Da tempo – spiega Codella – chiediamo una riunione e andremo lì con le idee chiare. L’affidamento è una cosa fondamentale per la vita della società pubblica che sia IrpiniAmbiente o un’altra». Per Mango, la decisione di IrpiniAmbiente di ridurre i servizi ai comuni morosi rappresenta «una scelta aziendale e il sindacato non entra nel merito, sono questioni più legali che di tipo amministrativo. Noi dobbiamo andare all’incontro del 21 luglio dell’Ato con le idee chiare. Pare che ci sia già un buon inizio che è quello dell’impianto. Questo ci fa sperare in una possibilità di avere un soggetto che oltre ad essere concorrente possa essere rispettoso dell’ambiente».

Quanto accaduto in questi giorni intorno a IrpiniAmbiente, in merito al suo funzionamento, potrebbe essere «un polverone creato ad arte forse per coprire qualche privato – denuncia Marotta. Se si vanno a leggere nelle carte, scopriamo che la realtà è un’altra. Noi crediamo che mantenere una società pubblica nei rifiuti sia una cosa importantissima. IrpiniAmbiente, che tra dipendenti e indotto, conta 1200 famiglie. Non si può perdere una società del genere riconosciuta come eccellenza anche a livello nazionale».



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