Avellino – L’apertura della nuova isola ecologica nell’ex area Cecchini non avverrà a breve, anzi i tempi rischiano di rivelarsi più lunghi del previsto. E’ quanto trapela da Palazzo di Città dove gli uffici tecnici sono alle prese con il completamento del progetto per l’adeguamento dell’area. I lavori verranno effettuati dal Comune di Avellino e non da IrpiniAmbiente. Il progetto preliminare stilato inizialmente dai tecnici della società di via Cannaviello, infatti, sarebbe stato spedito ai colleghi dell’ente di Piazza del Popolo insieme all’onere di completarne tutti i passaggi, indire una gara ed effettuare i lavori, a spese del Comune.
Ancora non è stato quantificato il costo perché, i 400 mila euro inizialmente previsti, rappresenterebbero la stima effettuata da IrpiniAmbiente, ma dal progetto definitivo del Comune potrebbe venir fuori una spesa diversa, maggiore o minore. Quello che assicurano da Palazzo di Città è che i soldi usciranno dalle casse comunali salvo poi provare a rivalersi su IrpiniAmbiente. I tempi per l’apertura dell’isola ecologica, però, si prevedono lunghi. Tra progettazione, gara e lavori si teme che se ne parlerà nel 2021. Ed è anche il motivo per cui tra Comune e IrpiniAmbiente non sarebbe stata ancora sottoscritta la convenzione per la nuova isola ecologica nell’ex Cecchini, comprendente anche il canone mensile a carico del Comune per usufruire del servizio. Quella di Campo Genova costava 23 mila euro al mese all’ente e più o meno la stessa cifra potrebbe servire anche per la nuova, ma senza la certezza di quando entrerà in funzione, da Palazzo di Città, hanno deciso di attendere.
Nel frattempo, però, alcuni passaggi importanti erano già stati effettuati prima del Covid. Lo scorso 22 gennaio Comune e Air, proprietaria del piazzale, hanno sottoscritto il contratto per l’affitto dell’area, stabilendo anche il canone mensile. Soldi che, anche in questo caso, Palazzo di Città vorrebbe recuperare da IrpiniAmbiente una volta che l’isola ecologica entrerà in funzione e che quindi si comincerà a pagare l’affitto. Il 23 gennaio, invece, il sindaco Festa ha firmato l’ordinanza con cui si autorizza l’apertura dell’isola ecologica in via Zoccolari. L’emergenza Covid ha chiaramente rallentato il tutto, anche se la pandemia non può giustificare i ritardi che ancora si registrano sulla progettazione. Se da un lato è vero che c’è stato lo stop imposto alle imprese edili per circa due mesi, dall’altro è altrettanto vero che nulla vietava di completare la fase progettuale e anche cominciare ad indire una gara per far poi partire i lavori nella tanto attesa Fase 2. Invece, a conti fatti, quel progetto avviato da IpriniAmbiente sarebbe poi stato portato in eredità al Comune dove stanno completando l’iter.
Intanto l’isola ecologica resta chiusa e lo sarà per molti mesi ancora, con gli avellinesi che avranno a disposizione solo il ritiro a domicilio per disfarsi dei loro rifiuti ingombranti, ma con i tempi di attesa previsti e la consapevolezza che solo alcune tipologie di rifiuti rientrano nel servizio.
ordinanza isola ecologica via zoccolari