Nel weekend appena passato si è tenuta la prima gara della stagione agonistica 2022 di Karting. Come è noto, il giovane talento irpino è impegnato nel Rotax Max Challenge Italia nella categoria regina, la DD2. Il Circuito del Sele di Battipaglia, dunque, è stato il palcoscenico di questo avvio di stagione al quale Palladino si è presentato in una discreta forma e con l’intenzione di lottare per confermarsi ai vertici delle classifiche. Abbiamo sentito il portacolori del Karting Club Tufo per raccogliere le sue impressioni:
“La giornata di prove di sabato ha detto che c’è un grande equilibrio fra i piloti che puntano al successo finale, infatti solo un decimo di secondo era il gap registrato. Ma domenica mattina dopo il warm up è cresciuta in me la consapevolezza di poter fare veramente bene e nella prova di qualifica sono riuscito a mettere in campo una serie di giri perfetti che mi hanno consentito di conquistare la pole position e segnare il nuovo record della pista con un ottimo 49:267.”
Quindi, si può dire che le cose si sono messe subito bene.
“Sicuramente, conquistare la pole dà il vantaggio di poter gestire la fase di partenza in gara, ma andare in testa sul circuito veloce di Battipaglia, dove l’effetto scia e molto importante, non è sempre un grande vantaggio. Comunque in Gara1 sono riuscito a partire bene e restare in testa per i 16 giri previsti. Anche la velocità era buona infatti sono riuscito a segnare anche il giro veloce ”
Possiamo dire che la situazione è stata di fiducia per un esito positivo anche per gara2 che assegna i posti sul podio?
“In effetti, in questi casi diventa importante la gestione della tensione che comunque c’è. La partenza è stata ottima e già alla prima staccata avevo un minimo vantaggio che mi consentiva di cercare le migliori traiettorie e tenere alto il mio ritmo. Al quarto giro avevo un vantaggio di circa 4 secondi con un trend in aumento.”
Era fatta? Gara finita?
“Macché, nel motorsport non si può mai dire. Le incognite sono tante e tutte determinanti. Dal quinto giro registro una temperatura troppo alta, poi abbiamo capito che il radiatore ha una perdita. Ho provato a restare in pista nonostante le altissime temperature rischiando di distruggere il propulsore, poi dal box è arrivato il segnale perentorio di abbandonare la gara.”
Certo che basta poco a rovinare una gara, quindi hai dovuto lasciare la pista? Deluso?
“In quelle condizioni è impossibile continuare, nell’immediato sicuramente c’è sconforto e amarezza, è inevitabile, ma poi devi cercare di far tesoro di ciò che è accaduto e di come è andato l’intero weekend. Possiamo essere soddisfatti, abbiamo la consapevolezza che restiamo fra i favoriti alla vittoria finale e che con un po’ di fortuna ed affidabilità in più possiamo dire la nostra ad ogni gara”
Sicuramente per essere competitivi bisogna essere veloci ma anche lavorare in staff, con chi condividi il lavoro che stai facendo?
“Indubbiamente ci sono tante persone che concorrono a creare il clima positivo che favorisce una buona performance: la famiglia in primis con mio fratello Simone che mi sta sempre vicino nei momenti di maggior tensione, Nicola Tedesco presidente del KCT, gli sponsor che sostengono economicamente la mia attività e infine, ma non ultimo, Francesco Laudato che oltre a fornire il materiale di gara ha sempre creduto nelle mie potenzialità e mi ha sempre dato i consigli giusti per fare meglio”
Termina qui l’intervista a Francesco Palladino, continueremo a seguire la sua stagione agonistica che gli auguriamo ricca di successi.
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