Kayak: perché fa bene e come imparare

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È una delle attività in cui ci si sente più a contatto con la natura. Non solo: con il kayak tonifichi braccia, gambe, addome. E migliori la respirazione: Leggi qui per scoprire come imparare e cosa ti serve

Imparare è semplice. E scendere lungo un fiume in kayak è una delle attività in cui più ci si sente a contatto con la natura. Come si comincia? Ne parliamo con Simone Lunghi, istruttore di canoa e kayak alla Canottieri San Cristoforo di Milano:
«In acque tranquille, come quelle di fiumi placidi o bacini artificiali, bastano 3-4 uscite (o 4-5 ore totali) per acquisire le basi tecniche e controllare direzionalità e stabilità della barca».

I centri di avviamento di kayak sono sparsi in tutta Italia: «Ci puoi noleggiare l’imbarcazione, il giubbotto salvagente, il paraspruzzi (se necessario) e il casco (non obbligatorio al mare e al lago ma indispensabile su qualunque tipo di fiume, anche il più semplice), prendendo lezioni che possono essere individuali o collettive, con un costo di circa 15-30 € all’ora».


Un training completo



Pagaiare su un kayak sollecita l’intera muscolatura: «Non utilizzi solo spalle e braccia, ma anche i muscoli del dorso e gli addominali, fondamentali per mantenere l’equilibrio. Le gambe, invece, sono coinvolte per mantenere la direzione dalla barca», specifica l’esperto. «Si tratta di un training completo che migliora respirazione e capacità cardiovascolare, perché il gesto tecnico si basa sulla loro perfetta sincronia, in grado di migliorare l’apporto di ossigeno ai muscoli e ottimizzare la prestazione».


Come vestirsi per fare kayak

«Per allenamenti nella bella stagione sono sufficienti un paio di pantaloncini e una maglia sportiva», suggerisce Simone Lunghi. Ma attenzione: «Quando sollevi la pagaia per immergerla dal lato opposto, l’acqua cola inevitabilmente lungo il braccio.

Se non fa ancora caldo, è opportuno montare un paraspruzzi e indossare un pantavento impermeabile e un giubbino waterproof traspirante». Inoltre, vanno protette le mani: «I classici guanti non vanno bene, perché si impregnano d’acqua, ma nei negozi di articoli sportivi si trovano apposite manopole, simili a quelle che si montano sul manubrio degli scooter in inverno», conclude l’esperto.

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