“L’8 ottobre primo tavolo con gli ordini professionali” – Corriere dell’Irpinia

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AVELLINO – Nonostante un piccolo battibecco a distanza tra il presidente dell’ordine degli architetti di Avellino Erminio Petecca e l’amministrazione comunale di Avellino, alla fine l’assessore all’Urbanistica Marianna Illiano ha messo tutti d’accordo: “Ci incontreremo presto, l’8 ottobre, con tutti gli ordini professionali, e insieme inizieremo a disegnare il nuovo Piano urbanistico comunale”. Questo, in estrema sintesi, il risultato del convegno organizzato questa sera al Polo Giovani dalla comunità Laudato Sì (con la professoressa Mirella Napodano), durante il quale è stato illustrato pubblicamente, per la prima volta, il nuovo Piano del Verde. Un Piano redatto dall’architetto Luca Battista e dall’agronomo Maurizio Petrillo e adottato dal Comune di Avellino nel novembre scorso. Un Piano illustrato dai suoi stessi creatori (sollecitati dalle domande del moderatore della serata, il giornalista Marco Monetta) e che ha ricevuto il plauso dell’assessore Illiano: “E’ stato fatto un gran lavoro. Bisogna ringraziare i due progettisti – ha detto l’assessore, scusandosi per essere arrivata in ritardo e per l’assenza della sindaca Laura Nargi che pure era stata inizialmente inclusa tra i partecipanti – e per il quale bisogna ringraziare anche l’amministrazione comunale precedente, che ha attenzionato il tema. Sono d’accordo però sul fatto che fino ad ora questo Piano sia stato poco ‘comunicato’, e soprattutto sul fatto che in città ora bisogna riprendere il dibattito sulle questioni ambientali”.

LA STOCCATA DEL PRESIDENTE PETECCA

Il presidente Petecca aveva parlato poco prima, quando ormai si erano perse le speranze che si facesse vivo qualche rappresentante dell’amministrazione comunale: “Eppure qualche segnale di ripresa del dialogo tra noi e il Comune si stava registrando, dopo che, senza preavvisi di sorta, si era interrotto quello con l’amministrazione comunale precedente. Una chiusura senza motivo. C’è stata una lunga pausa durante la quale non ci siamo più confrontati, nonostante fosse in itinere un discorso sulla composizione dell’Urban Center. Ora spero che questo incontro programmato per l’8 ottobre presso la chiesa del Carmine sia utile a riprendere questa attività di confronto. E soprattutto spero di avere il piacere di avere presente qualcuno dell’amministrazione comunale”. Una piccola frizione che si è poi risolta con l’arrivo dell’assessore Illiano e che a quanto pare verrà completamente superata martedì prossimo con l’avvio dei tavoli sul Puc. E sull’Urban Center.

UN NUOVO PIANO PER RIPARTIRE DA ZERO

“Negli ultimi tempi – ha proseguito Illiano – anche la Costituzione è stata modificata negli articoli 9 e 41, mettendo la cura dell’ambiente allo stesso livello della sicurezza e dell’economia. Ho avuto modo di incontrare già una prima volta i progettisti del Piano del Verde, ma ci rincontreremo, non tanto per la parte manutentiva ma per quella progettuale. Io ho delega precisa sulla Pianificazione. Bisogna utilizzare proprio questo Piano di settore per adeguare e avviare una nuova pianificazione. Ci troviamo in una sorta di punto zero dal quale ripartire. E poi ho una delega alla Rigenerazione Urbana e vorrò immaginare insieme a voi i tanti interventi, a mio parere necessari, minimi, puntuali, di ricucitura urbana che sono necessari per il nostro territorio”.

EFFETTI STRAORDINARI DI INTERVENTI DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE

“Dalla mia precedente esperienza  – ha aggiunto l’assessore – di componente della giunta del Comune di Bacoli, porto qui ad Avellino quella rabbia che noi avevamo di fronte alla immobilità in cui vedevamo imprigionata la nostra città. E con tanti piccoli interventi abbiamo raggiunto grandi risultati, a volte rivoluzionari anche se di ordinaria amministrazione. Anche l’applicazione di una semplice ordinanza di demolizione era una rivoluzione rispetto all’immobilismo di prima. E ora anche qui proverò a smuovere le situazioni di stallo che ancora resistono. Il segreto sarà quello di confrontarci il più possibile”.

ASCOLTARE IL TERRITORIO

“La questione pianificazione sarà affrontata con una serie di tavoli. Con il sindaco abbiamo deciso di ascoltare il più possibile il territorio e io farò da tramite. E soprattutto la partecipazione alle scelte va fatta su diversi livelli. Anche quando si decide di mettere a bando un bene pubblico del patrimonio comunale bisogna capire bene il contesto ed evitare scelte affrettate”.

PATRIMONIO ARBOREO INCREDIBILE

“Il Comune di Avellino, come si capisce grazie a questo Piano del Verde, ha un patrimonio arboreo incredibile, ma anche un patrimonio ricchissimo da valorizzare. Su questo tema anche mi piacerà lavorare con gli ordini professionali. Insieme a tutti quegli interventi minimi di rigenerazione urbana che lavorino proprio ad un livello minimo e delicato. Proprio in queste ore stiamo caricando la proposta sulla piattaforma della Regione Campania per accedere ad un piccolo fondo che mette a disposizione sulla qualità dell’architettura ed abbiamo scelto la linea per i concorsi di idee. Cercheremo di coinvolgere giovani progettisti in diversi profili, anche agronomi, artisti.. perché possano dare un contributo alla stesura di un piano… un masterclass… per un parco progetti di interventi minimi, dove naturalmente il verde abbia la sua importanza fondamentale”.

FOCUS GROUP E PASSEGGIATE TERRITORIALI 

Il prossimo 8 ottobre si entra quindi nel vivo del percorso che porterà all’adozione del nuovo Puc. Un percorso durante il quale, come ha annunciato lo stesso assessore Illiano “saranno previste tutta una serie di attività, focus group, passeggiate territoriali… Spero di organizzare una serie di convegni dove si possa allargare l’orizzonte a tutta l’Italia. Bisogna portare all’attenzione pubblica il Piano del Verde e sottolineare il lavoro fatto in anticipo rispetto a tante altre città della nazione. C’è molto di straordinario nell’ordinario che può fare un’amministrazione”.

DELLO IACO (LEGAMBIENTE): “IL PIANO DEL VERDE C’E’, MA MANCA LA VOLONTA’ POLITICA”

Il vicepresidente di Legambiente Avellino Antonio Dello Iaco ha dato atto della buona volontà dimostrata dall’assessore all’Urbanistica Marianna Illiano: “Noi siamo a disposizione di questa amministrazione come lo eravamo di quella precedente, perché noi siamo un’associazione che è politica, perché ha delle idee molto chiare, ma è apartitica, al di là degli schieramenti, e ci mettiamo a disposizione di qualsiasi ente pubblico per il bene della città e della nostra comunità. L’assessore all’Urbanistica è l’unica esponente dell’amministrazione comunale che abbiamo avuto l’onore di conoscere, perché per gli altri incontri non ci viene data risposta. Auspico di avere un lungo dialogo e che porti a tanta concretezza perché questa città è una città molto bella che merita di dare futuro alle giovani generazioni che non vogliono andare via”. Ma è stato molto duro sul Piano del Verde: “E’ un Piano che ha un grande potenziale, ma che di fatto non viene seguito in termine di progettazione dalla parte più politica della gestione comunale. Certo, si poteva anche migliorare con questionari itineranti nei quartieri, per sapere cosa pensano i cittadini del verde pubblico. Manca un po’ di coraggio da parte della politica”.

LA DIRETTIVA DEL “3, 30, 300”

“Questo è un Piano del Verde che si dovrebbe far conoscere meglio ai cittadini. A questo poteva essere utile la Consulta Ambientale, uno dei tanti luoghi di confronto che in questi anni la città ha perso. E serve più trasparenza, anche per esempio sul taglio degli alberi. Noi siamo quelli che hanno salvato i 18 pini che anni fa il Comune voleva abbattere in piazza Kennedy. E quelli che chiedono che venga equiparato il regolamento per gli abbattimenti pubblici a quello per gli abbattimenti privati. L’ambizione di Legambiente è quella di seguire gli indirizzi della Commissione Europea sull’urbanistica delle città, e in particolare sull’ambizione di arrivare alla direttiva del ‘3, 30, 300’: quindi il fatto che ognuno di noi guardando da una qualsiasi finestra della città possa vedere 3 alberi, possa avere 30 metri quadri di area verde nel proprio quartiere e avere il parco più vicino a 300 metri”.



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