E’ dedicato a “La Babilonese” di Antonella Cilento l’appuntamento della rassegna “Incontri in Biblioteca”, in programma il 5 aprile, alle 17, al Palazzo della Cultura di Avellino. A confrontarsi la scrittrice Emilia Cirillo e il giornalista Generoso Picone. Cilento conferma il suo straordinario talento di scrittrice in cui ciascun personaggio ha un immenso dolore e un amore ardente da attraversare, e dunque da narrare. Dalla scrittura cuneiforme alla memoria dei computer, da una favolosa città antica alla Londra vittoriana fino a Napoli, che – come scrisse Malaparte – somiglierebbe a Ninive se non fosse stata distrutta, il romanzo si fa riflessione sulla fiamma della vendetta e sul valore della memoria.
Siamo a Ninive, nel VI secolo a.C. in cui la vita di Libbali, sposa del dio-re Assurbanipal, scorre immutabile finché alla ziggurat reale non arriva un giovane prigioniero ebreo dagli occhi color lapislazzulo. Tra Avhiram e Libbali nasce una passione travolgente, destinata a essere scoperta con tragiche conseguenze: nel giorno in cui Avhiram viene giustiziato e le figlie della regina pagano con la vita la colpa della madre, Libbali scampa alla morte grazie a una bambina che porta fra le mani una lucerna e la trascina con sé in una fuga nel tempo senza fine. Lei riesce a fuggire con la bambina di Avhiram e da quel momento la rincontriamo sotto altre vesti in tempi e luoghi diversi: a Cipro dove è la giovane prostituta a cui l’archeologo Henrt Layard promette il riscatto; a Napoli nel 1655 dove a innamorarsi di lei è il pittore Aniello Falcone mentre intorno a loro infuria la peste; e di nuovo a Napoli nel 1881, quando si presenta come la negromante Madame Ballu e soffia alla moglie di Layard il suo amante…
Dalla città babilonese alla Napoli di oggi una coppia fronteggia il fallimento di un progetto imprenditoriale: anche il loro destino sarà segnato dall’incontro con una giovane e luminosa ragazzina.
Antonella Cilento ha creato Lalineascritta Laboratori di Scrittura (www.lalineascritta.it), uno dei primi laboratori a proporre in Italia l’insegnamento della scrittura creativa. Dal 2019 ha ideato e coordina il primo Master di scrittura ed editoria del Sud Italia, SEMA, in partnership con l’Università Suor Orsola Benincasa. Dal 2007 dirige la rassegna di letteratura internazionale “Strane Coppie”. Tra i suoi libri: Asino chi legge (Guanda, 2010), Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori, 2014, finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Boccaccio), Bestiario napoletano (Laterza, 2015), Morfisa o L’acqua che dorme (Mondadori, 2018) e Non leggerai (Giunti, 2019). Ha scritto per il teatro, la radio e attualmente collabora con la Repubblica – Napoli.