La cattiva educazione, Vinicio Capossela denuncia l’orrore del femminicidio: l’amore per contrastare la pornografia del dolore

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E’ dedicato alla violenza di genere, raccontando una società che continua ad essere pervasa da una cultura patriarcale, “La cattiva educazione”, la canzone con cui Vinicio Capossela affronta una dei temi più attuali di questo momento storico, nel segno di quell’attenzione al presente che contraddistingue da sempre la sua produzione. Dalle 14.00 del 19 ottobre sarà disponibile il suo nuovo video https://youtu.be/JyPLGFM2-6U

Il brano, cantato insieme a Margherita Vicario, è contenuto in Tredici canzoni urgenti, il nuovo album del cantautore, vincitore della Targa Tenco come Miglior Album in Assoluto.

Nel video, diretto da Francesco Coppola (regista e videomaker per Calcutta, Liberato, Franco126, Margerita Vicario e tanti altri) le immagini si muovono in netto contrasto con le parole della canzone, che denuncia l’orrore del femminicidio e la piaga della cultura patriarcale e sessista nella nostra società.

Parlare d’amore era l’unico modo, per me, per accompagnare questa bellissima canzone”, scrive nelle sue note di presentazione al video il regista Francesco Coppola. “Avere gli occhi fissi sulla dolcezza, sul rispetto, su quello per cui dovremmo combattere quotidianamente. Ho scelto di partire da storie di persone vere che si sono scelte e che ogni giorno si svegliano insieme o comunque decidono di camminare insieme. L’unico modo per contrastare la cattiva educazione sono loro e le storie come le loro, che forse devono trovare un po’ più di spazio nelle narrazioni quotidiane. Forse dovremmo capire come sostituire la pornografia del dolore – alla quale siamo sempre più assuefatti – con l’amore e la bellezza. Ma chissà se ne saremo capaci. O se siamo pronti.”

“L’urgenza di questa canzone ce la dicono i fatti: in media ogni tre giorni una donna perde la vita, spesso a opera di chi ha più vicino”, afferma Vinicio Capossela. Ci conosciamo troppo poco, conosciamo troppo poco anche le nostre emozioni, spesso non siamo provvisti di un’educazione che ci consenta di vigilare su noi stessi. Credo sia necessario indagare la cultura in cui nasce la violenza, che ha radici molto antiche. C’è un problema millenario che va dalla mancanza di educazione all’incapacità di gestire le emozioni, il rifiuto e la separazione, all’esercizio del possesso, alla violenza domestica, al silenzio che l’accompagna, all’incapacità di dare un nome a una condizione e a un malessere. La morbosità che accompagna la cronaca dei femminicidi spesso distoglie dalla questione della violenza di genere finendo quasi per assolvere chi esercita il ruolo di spettatore dalle proprie responsabilità. Quasi che il mostro sia sempre “fuori” e questa cosa ci legittimi a non guardarci dentro e a vigilare sui nostri più profondi luoghi di intossicazione e di “cattiva educazione””.

“Non avevo mai sentito una canzone così ben scritta sul tema, ne condivido ogni verso”, aggiunge Margherita Vicario. “È una canzone che non ha paura di essere molto esplicita, perché questo tema è talmente urgente che ha bisogno di quei verbi, di quegli aggettivi, di quelle parole. Nel testo si mette molto a fuoco uno dei modi in cui affrontare il tema: bisogna partire dall’educazione nelle scuole, l’educazione alla prevenzione, l’educazione al consenso.”

Sabato 21 ottobre, alla 46esima edizione della Rassegna della canzone d’autore – Premio Tenco, dove il disco Tredici canzoni urgenti riceverà la Targa Tenco come Miglior Album in Assoluto, Vinicio Capossela e Margherita Vicario canteranno insieme il brano, classificatosi al secondo posto nella categoria Miglior Canzone.

Vinicio Capossela è attualmente in tour con CON I TASTI CHE CI ABBIAMO – TREDICI CANZONI URGENTI IN TEATRO, i concerti con cui l’artista presenta l’ultimo lavoro discografico Tredici Canzoni Urgenti, una produzione La Cùpa su etichetta Parlophone per Warner Music Italy.

I prossimi appuntamenti sono il 19 ottobre al Teatro Colosseo a Torino, il 20 al Teatro di Varese, il 22 al Teatro Verdi a San Severo (FG), il 23 al Teatro Petruzzelli a Bari, il 24 al Teatro Comunale Fusco a Taranto, il 26 al Teatro Politeama a Catanzaro,  il 28 al Teatro Duemila a Ragusa, il 29 al Teatro Massimo Bellini a Catania, il 30 al Teatro Golden a Palermo, il 2 novembre all’Auditorium a Isernia, il 3 al Teatro Comunale a Todi, il 4 al Teatro Massimo dai Pescara, il 6 e 7  al Teatro Duse a Bologna, l’al Teatro delle Muse ad Ancona per Spilla Festival, il 10 al Teatro Comunale a Lacedonia (AV), il 12 al Teatro Verdi a Firenze, il 13 a TAM Teatro Arcimboldi a Milano, il 15 al Teatro Regio a Parma, il 16 e 17 al Teatro Grande a Brescia, il 18 al Gran Teatro Geox a Padova, il 20 e 21 al Politeama Genovese a Genova, il 24 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine a Udine, il 26 all’Auditorium Santa Chiara a Trento, il 28 dicembre al Teatro Comunale a Sassari, il 29 e il 30 al Teatro Massimo a Cagliari.

Le Prevendite sono attive sui principali circuiti (Ticketone, Ticketmaster, Vivaticket, Diyticket, bigliettoveloce.it).

Margherita Vicario è pronta a riabbracciare il suo pubblico e a portare in scena – accanto al repertorio del passato – lo SHOWTIME TOUR 2023: il live concert, prodotto da Vivo Concerti, nei club di tutta Italia tra novembre e dicembre 2023. Si parte con la doppia data di Roma il 24 e 25 (sold-out) novembre a Largo Venue, per poi proseguire al Teatro della Concordia di Torino il 30, al Viper di Firenze l’1 dicembre, all’Alcatraz di Milano il 3, all’Hall di Padova il 5 e all’Estragon di Bologna il 6. Il tour prende il nome dal nuovo speciale progetto SHOWTIMEun podcast in cui la cantautrice affronta con diversi ospiti alcuni dei temi più controversi dell’attualità e che affianca a ogni episodio l’uscita di una nuova canzone, le prime due Ave Maria e Canzoncina.

Francesco Coppola intraprende la carriera come producer per diversi videoclip e spot pubblicitari e lavorando nella produzione dei film “NICO 1988” di Susanna Nicchiarelli e “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores. Nel 2017 è aiuto regista sui video musicali di LIBERATO, Calcutta, The Giornalisti e altri. Assistente alla regia delle serie “Suburra”, “Bang Bang Baby” e “Marcel”, lavora con Paolo Sorrentino per “Loro”, “The new Pope” e “È stata la mano di Dio”, di cui è regista di “una proiezione speciale” (Netflix) promo. Dal 2018 è regista di video musicali per Margherita Vicario, Beba, Calcutta, Franco126, Loredana Bertè e altri. È direttore del primo progetto editoriale per Amazon Music, “La notte delle lumere”, e dell’editoriale primaverile “Universo Primavera”

Testo La cattiva educazione

Questa mattina non mi son svegliata
e l’invasore ce l’avevo in casa
Inseguita controllata minacciata
nel tossico vestito dell’amore
Una camicia di veleno quel vestito
Che brucia il tempo e tutte le sue ore
Il pentimento e poi le scuse, e il farò meglio
Sono le maschere che hanno armato il coltello

Son stati i padri
è stato il sacrificio
son stati i rifiuti a cui non si è educati
È stata la cattiva educazione
Che non ha mai insegnato l’emozione
È stato il falso romanticismo
che non si romanzi più l’orrore e il disonore
non c’è niente, niente da salvare
chi ha ucciso, ha ucciso e questo è criminale

E l’abbandono, dicono, e la gelosia,
come se in fondo fosse un poco colpa mia
e un’altra volta è lui a prendere la scena,
è ancora lui ad invocare pena
Coi chiodi del possesso alza la voce
La passione che ti porta in croce
Nel silenzio delle porte poi ti uccide
Con tutto quello che al mondo non si dice

Son state le botte date a mia madre
Son stati i soldi in una mano sola
È stato il domicilio
È stato per mio figlio
Son stati i secoli di fischio al gatto
È stato il corpo esposto e nascosto
Son stati i secoli di cattiva educazione
e di prigione,
del corpo offeso dall’amore

Questa mattina non mi son svegliata
E il carnefice ce l’avevo in casa
Non è stata la sfortuna,
è stata la maledizione,
che procede di generazione…
in generazione
Questa mattina non mi son svegliata

 


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