la classe dirigente in crisi” – Corriere dell’Irpinia

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“Dopo ‘Elogio dei giudici scritto da un avvocato’, di Piero Calamandrei, e poi ‘Elogio dei giudici scritto da un avvocato’, di Francesco Marzano, vorrei essere un giorno autore di ‘Elogio di un politico scritto da un Pm’”. E’ il messaggio del procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma, durante l’incontro, che si è tenuto questo pomeriggio presso della sede della Regione di Collina Liguiorini, per presentare La “Carta dei diritti e dei doveri dell’utente nell’ambito del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani”, una iniziativa dell’Osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti (Orgr) presieduto dal senatore irpino Enzo De Luca.

“Non ci deve essere ostilità tra chi applica la legge e chi amministra la cosa pubblica”, ha spiegato Airoma: “Entrambi dovrebbero essere animati dal bene comune, inteso come complesso di condizioni economiche, sociali, culturali, nonché politiche che consentono a ciascun cittadino di perseguire il proprio benessere fisico, psicologico e spirituale”, ha continuato. “Le leggi – dice ancora il Procuratore – vanno prese sul serio, non ci si industria per eluderle, per aggirarle”.

Purtroppo succede, sopratutto quando si parla di norme ambientali. “Quando ero alla Dia rimasi sorpreso nell’ascoltare una intercettazione in cui i Casalesi parlavano di monnezza: pensavamo che usassero un linguaggio in codice ma ci accorgemmo che in realtà discutevano proprio di rifiuti. Loro sono arrivati molto prima di noi a capire l’importanza di una gestione scorretta, illegittima, criminale dei rifiuti, di quanto possa generare profitto. E spesso a favorire la criminalità organizzata sono stati i cattivi politici. Certo, ha influito anche la percezione dei reati legati alla gestione illecita dei rifiuti considerati di serie B perché non si vedono, non fanno scorrere sangue, non ci sono vittime per strade. Non si tiene in considerazione il danno all’ambiente e che comunque le vittime ci sono lo stesso”.

Per Airoma serve allora un cambio di mentalità, una politica che sia trasparente, una gestione amministrativa che obbedisca ai criteri di efficienza, efficacia ed economicità: “Lo dico da magistrato: la camorra spesso è un comodo alibi per coprire responsabilità che sono altrove. Serve un cambio di mentalità. Non ci può essere omertà, dobbiamo indignarci insieme”, ha concluso.

Ad aprire il dibattito è stato il presidente dell’Ente d’Ambito Rifiuti di Avellino, Vittorio D’Alessio, sindaco di Mercogliano. A relazione sul valore della Carta, in punta di diritto, Vincenzo Pugliese, giurista dell’Ambiente e componente della Consulta esperti dell’Osservatorio. Mario Ferrante, direttore generale dell’Asl Avellino ha rimarcato la necessità di rendere operativa la Carta: il documento deve arrivare nelle case di tutti, i cittadini hanno bisogno di essere informati sulle modalità di raccolta dei rifiuti: “Ci troviamo in una situazione molto delicata, lo smaltimento illecito dei rifiuti, ha un impatto ambientale enorme che si ripercuote sulla salute dei cittadini. E’ sotto gli occhi di tutti. Non possiamo essere distratti. Ognuno deve essere responsabile e vigile”.

Il senatore De Luca ha infine sottolineato che la Carta nasce da una applicazione della 14 legge regionale del 26 maggio 2016, norma fondamentale ispirata dalla disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell’economia circolare’.

De Luca ha aggiunto poi che le problematiche che riguardano la gestione dei rifiuti sono il paradigma della cattiva politica: “I rapporti della Dia – ha affermato – ci rivelano ormai da tempo che la criminalità fa affari sui rifiuti ma la classe dirigente locale non se occupa. Avellino vive un momento di crisi politica e nello stesso tempo sconta una realtà ipocrita: c’è molto di sottaciuto”. E ancora: “Molti rappresentanti istituzionali sono lì per caso, sembra a loro insaputa. E’ risaputo che chi occupa il potere per scopi personali combina guai”. Cita Gramsci: “’Odio gli indifferenti’: siamo tutti chiamati a dare una mano, a fare la nostra parte. Ogni politico oggi è chiamato ad un rinnovato impegno, al coraggio, ad uno sforzo di trasparenza, a difendere la legalità, a chiamare alla partecipazione i cittadini, a essere coerente. Il mio è un messaggio rivolto a tutti, a uniamoci su questioni che interessano la gestione dei servizi: sanità, acqua, mobilità, solo così possiamo cambiare le cose”.



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