La Collina dei bambini, alla riscoperta dell’Avellino di Maria de Cardona. Porte aperte alla chiesa di Monserrato – Corriere dell’Irpinia

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E’ l’Avellino di Maria De Cardona a rivivere nel grande teatro della “Collina dei bambini”, in programma il 15 e 16 giugno, viaggio nella memoria promosso dall’associazione Abellinum Selleczanum in collaborazione con la diocesi di Avellino, il Consorzio Percorsi e Avellino Social Lab e la partecipazione del 99 Posti, Limina Teatro e Puck Teatrè e di numerose associazioni del territorio. Questa mattina la presentazione dell’iniziativa nel corso di un confronto moderato da Paolo Matarazzo, con la partecipazione della professoressa  Amalia Benevento del comitato provinciale Unicef Avellino, dell’ architetto del Ministero dei Beni e delle Attività culturali Marino Nardiello della diocesi di Avellino, di Nicola Argenziano, autore del libro “I bianchi cigni e forse dolci”, Clif Imperato e Martha Festa referenti delle rappresentazioni teatrali e di Gianni Maffei della proloco Abellinum Civitas- selleczanum.

“Riporteremo grandi e piccini nel Rinascimento, epoca in cui è vissuta una delle personalità più importanti dell’epoca, Maria de Cardona – spiega Gianni Maffei, alla guida di Abellinum Civitas Selleczanum – Nel 1513 ricevette in eredità la contea di Avellino, favorendone il rinnovamento, la rinascita industriale e commerciale, il suo risveglio culturale e trasformando il Castello in una magnifica residenza gentilizia, dove dimorò a lungo.  Abbiamo scelto di partire dal libro di Nicola Argenziano ‘I bianchi cigni e forse dolci’ che ricostruisce la figura di Maria de Cardona e consegna uno spaccato di quello che era il tessuto sociale e culturale dell’Avellino del Rinascimento. L’idea è quella di rileggere, anno dopo anno, la storia della città. Sarà un viaggio carico di suggestioni con laboratori e spettacoli teatrali e musici che si affiancheranno alla rievocazione dedicata alla contessa con il corteo in costumi d’epoca che si snoderà da piazza Libertà a piazza Duomo e l’apertura straordinaria della chiesa di Monserrato voluta da Maria de Cardona. L’iniziativa può contare sul sostegno dell’Unicef che parteciperà alla due giorni con un laboratorio dedicato a delle speciali pigotte con abiti rinascimentali.  La scelta di domenica 15 giugno non è casuale, poichè si celebra la Giornata contro lo sfruttamento minorile. Ecco perchè abbiamo voluto che fossero i bambini i veri protagonisti. A loro vogliamo trasmettere il legame con le radici”

E’ l’architetto Nardiello a porre l’accento sul sostegno della diocesi “Si tratta di una collaborazione partita qualche anno fa in occasione del Maggio dei monumenti, con una serie di spettacoli nella cripta del Duomo e proseguita negli anni successivi con la firma di un protocollo con il Comune per la realizzazione di un Museo diffuso nel centro storico. Grazie ai contributi a carico della Cei e ai fondi del bonus facciata, siamo riusciti a restaurare alcuni dei luoghi di interesse artistico del rione Terra, dal Duomo alla chiesa dell’Immacolata. Non ha avuto la stessa sorte la chiesa di Monserrato per il cui recupero non siamo ancora riusciti a intercettare fondi. E’ questo un nostro grande cruccio ma la volontà della diocesi è quella di restituirla presto all’antico splendore. La chiesa è comunque agibile e sarà aperta eccezionalmente al pubblico, proporremo il viaggio in una realtà immersiva che farà rivivere tele preziose custodite nell’antica chiesa”. Nardiello si sofferma sui problemi strutturali con cui deve fare i conti l’edificio  “Gli interventi necessari dovrebbero riguardare il campanile nel chiostro, la cupola sull’abside e i dissesti statici su tutta la muratura, senza dimenticare il problema legato alle  infiltrazioni. Inoltre, non essendoci stata manutenzione, anche i rivestimenti sono venuti meno. Si tratta di una struttura di gran pregio, anche in virtù delle stratificazioni che la caratterizzano, a partire dalla vecchia facciata dalla chiesa di San Giovanni che sorgeva lì. Fu proprio Maria De Cardona a volere l’ampliamento della chiesa con la costruzione dell’antico convento lungo la via Regia delle Puglie. Tanti i gioielli custoditi, dalle tele del Ricciardi alle statue lignee dedicata alla Madonna di Monserrato, una Vergine scura che tiene in mano nell’iconografia tradizionale il globo”

Amalia Benevento dell’Unicef sottolinea l’orgoglio di essere presenti a questa seconda edizione “L’Unicef festeggia i 50 anni e si prepara a diffondere i dati del Secondo Rapporto stilato in collaborazione con Unisa, a partire dai rischi legati al lavoro minorile e alle strategie per contrastare questa forma di sfruttamento. E’ chiaro che il primo intervento deve essere legato alla lotta alla povertà e alla garanzia del diritto all’istruzione, è su questo fronte che tutti dobbiamo fare la nostra parte. Nel corso della manifestazione proporremo ‘Pigottiamo”, un laboratorio dedicato alla Pigotta, bambola di pezza, simbolo dell’Unicef che sarà dedicata a Maria de Cardona e consentirà di difendere i diritti dei bambini”

E’ quindi Argenziano a spiegare come a ispirare il titolo della manifestazione sia stato il suo libro “I bianchi cigni e forse dolci”, che ricostruisce l’Avellino di Maria de Cardona. Un racconto cui è nato uno spettacolo teatrale che sarà riproposto in collaborazione con il 99 Posti, Limina e Puck Teatrè nel corso della due giorni “E’ un racconto di fantasia ma l’ambientazione è reale. Maria de Cardona è riuscita a trasformare il tessuto sociale, culturale ed economico della città con la nascita di un’industria legata ai mulini e alle ferriere. Al tempo stesso ha fatto di Avellino una capitale culturale, ospitando nei salotti di corte artisti, poeti, scrittori. Peccato che la città non l’abbia ricordata come merita, non ci sono piazze nè luoghi a lei intitolati”. Sono quindi Imperato di Limina e Festa di Puck Teatrè a spiegare come “Il teatro è condivisione, tante sono le storie legate alla memoria di questa città che meritano di essere raccontate”

A partecipare alla manifestazione le associazioni pro loco Mons Miltum, Sbandieratori e Musici di Altavilla, l’Angolo delle storie, Unicef, SocialLab, Puck Teatrè, Animarte, Teatro 99 Posti, Chiaroscuro ArtLab, Palio della Botte, Limina Teatro, I Viandanti di Montevergine, Vita Antiqua, Le Maestre Pizzillare di Santa Paolina, Unpli Avellino, Ceramica Femia, Avo Avellino, Lino’s Street Circus, Angelo Picone, l’edicola di via Verdi, Raffaele Sanseverino e con la partecipazione di Massimo Vietri, Maria Irpino e Massimiliano Foà.

Per prenotare le visite guidare alla chiesa sarà possibile prenotare al numero 348/5535089

 



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