La grande illusione

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Una partita inizialmente sofferta, poi dominata e controllata, fino all’espulsione di Maniero. L’Avellino sciupa la ghiottissima occasione di potersi proiettare in testa alla classifica (per di più con una gara ancora da recuperare) facendosi rimontare ben due gol da una Turris che sembrava rassegnata, alle corde.

Un gruppo, quello biancoverde, che ha dimostrato qualità, ma che deve ancora crescere. Perché se è vero che da un calciatore esperto come Maniero ci si aspetta professionalità e un certo tipo di self control (anche perché veniva da una doppietta nella scorsa gara e ieri è entrato in una partita sotto controllo), è anche vero che, pur in 10, un vantaggio di due gol non può e non deve essere dilapidato in 10 minuti.

L’Avellino, alla fine di un vero e proprio tour de force, può comunque dirsi (parzialmente) soddisfatto: 4 partite in appena 10 giorni, con 2 vittorie e 2 pareggi, secondo posto in classifica insieme a Bari e Teramo. Un avvio comunque incoraggiante, ma la gara di ieri è un chiaro segnale di come, nell’arco della stagione, la squadra dovrà crescere in mentalità e concentrazione, elementi su cui mister Braglia spinge, e continuerà a farlo.

Ora il turno di riposo (ci sarebbe dovuta essere la gara con il Trapani), poi la ripresa con un altro tour de force: 5 partite in 15 giorni, contro Catanzaro, Paganese, Monopoli, Bisceglie e Potenza. Probabile che, alla fine di questo filotto, nonostante bisognerà ancora incontrare Bari, Ternana e Teramo, l’Avellino avrà un po’ più chiara la sua dimensione. Quel che è certo, però, è che le basi per fare bene (e forse benissimo) ci sono tutte.

L’articolo La grande illusione proviene da IL CIRIACO – Quotidiano on line di Avellino e Provincia.



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