La pace contro ogni guerra, gli studenti del liceo di Nusco incontrano lo storico Gianni Marino – Corriere dell’Irpinia

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Una messaggio forte di pace contro ogni guerra. Sarà quello che lanceranno lo storico  Gianni Marino e gli studenti del liceo classico D’Aquino di Nusco nel corso di un incontro, in programma il 25 marzo, alle 10, presso la sede dell’istituto.  Sarà l’occasione per presentare la trilogia pubblicata dall’Associazione Culturale di Nusco “La Casa di Giuseppe Casciaro”: “Internati Militari Italiani-Testimonianze dei prigionieri di Nusco”, “Soldati Irpini in Grecia”, “Ebrei Italiani e stranieri-Internati in provincia di Avellino”, che consegnano un contributo prezioso alla ricostruzione della memoria locale, “Internati militari italiani- Testimonianze dei militari di Nusco” a cura di Filomena Marino Ed. Mephite, riporta 25 interviste, registrate inizio anni 90, di soldati nuscani prigionieri in vari campi di concentramento. La loro testimonianza è un monito imperituro alle nuove generazioni, omaggio alla loro memoria, alla loro forza di riscattarsi e dare una nuova speranza all’Italia. “Soldati Irpini in Grecia” di Gianni Marino, raccoglie, invece, le storie dei soldati irpini che hanno vissuto la tragicità dei giorni bui sull’isola dopo l’8 settembre 1943, gli scontri, la resa, le fucilazioni. Ebrei italiani o e stranieri internati in provincia di Avellino 1940-1945″ è il risultato un “ compito di realtà” portato a termine nel 2024 dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “ Vittorio Criscuoli “, all’insegna di un impegno costante per la PACE NEL MONDO contro OGNI GUERRA (male assoluto).  Introdurrà l’incontro la dirigente scolastica del liceo classico di Nusco Emilia Di Blasi.

“Tutto è nato da un viaggio a Cefalonia – spiega Gianni Marino – Siamo tornati sui luoghi che avevano segnato la storia degli italiani durante la seconda guerra mondiale, Non è un caso che il massacro di Cefalonia sia stato definito il primo atto di resistenza. Da allora come associazione abbiamo portato avanti un percorso di ricerca, affiancando la riscoperta di luoghi e memoria. Sono nate pubblicazioni preziose come quella dedicata ai soldati irpini in Grecia, in un costante parallelismo tra storia locale e nazionale. Abbiamo fatto conoscere storie come quelle di confinati in Irpinia. Penso ad Eric Lamet confinato ad Ospedaletto che ha raccontato la sua esperienza in un libro, il legame forte stabilitosi con la comunità. La famiglia di Eric, ebrea polacca ma residente a Vienna, è costretta a una drammatica fuga, e scappa in Italia. Eric ha solo otto anni quando arriva ad Ospedaletto. Non dimenticherà mai questo paese. O come quella di Amato Teta. Scampato alla feroce rappresaglia nazista fu condotto come prigioniero di guerra in Germania, a Gorlitz (oggi Zgorzelec, in Polonia) dove era funzionante il famigerato Stalag VIII-A, un campo di concentramento per prigionieri di guerra che fino al 1939 aveva funzionato come campo per la Gioventù Hitleriana, trasformato da quella data in poi in campo di concentramento per ospitare prigionieri polacchi, francesi, inglesi, italiani e americani. Il 14 febbraio del 1945 vi arrivarono gli americani e i britannici, ma per il povero soldato nuscano era troppo tardi. Era morto il 15 gennaio: debilitato e logorato da una grave malattia polmonare. In quello stesso campo era passato, qualche anno prima, il musicista francese Olivier Messiaen, uno di più grandi compositori di musica contemporanea”

Sarà l’attore Salvatore Mazza a leggere brani tratti dai tre libri, la guerra vista da un ragazzo confinato, da un giovane soldato nuscano morto in un campo di internamento e un vecchio nuscano che ricorda la guerra.



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