Si è tenuto giovedì 5 agosto un incontro tra l’amministratore unico della Polisportiva Avellino – Piscina Comunale, Antonio Panico, e Michele Caso della UIL-T, con una delegazione di lavoratori.
“Purtroppo la struttura della Piscina resta ancora chiusa e l’azienda non è stata in grado di ipotizzare una data per la riapertura – spiega Caso. Dal 9 marzo, periodo covid 19, i lavoratori sono stati collocati in CIG, ad oggi sono sospesi. L’azienda resta in attesa che il governo approvi la proroga della CIG, per poter coprire questo ulteriore di fermo”.
“Nel frattempo – prosegue Caso – i lavoratori avanzano ancora la retribuzione di febbraio e una parte della mensilità di marzo, oltre le somme, avallate e certificate dall’Ispettorato del Lavoro, maturate negli anni precedenti. La gestione della piscina risponde sempre di meno alle regole d’impresa, in quanto è fortemente condizionata da altri fattori”.
“In queste condizioni di reali difficoltà finanziarie della Polisportiva Avellino e senza nessuna certezza sui tempi della ripresa delle attività, con una interdittiva pendente e con una richiesta di sfratto da parte del comune di Avellino, vi è un rischio concreto per il futuro dei lavoratori, attualmente attenuato solo perche vi è lo strumento della CIG – sottolinea Caso. Serve una decisione rapida da parte delle autorità competenti che ponga fine ad una vertenza sicuramente complessa, ma non per questo irrisolvibile. Una struttura importante, per la città, non può essere lasciata per cosi lungo tempo in una fase di indeterminatezza. Per questi motivi chiederemo un incontro con l’Amministrazione Comunale affinchè si accelerino i tempi d’intervento”.