A Sant’Antonio Abate la protesta dei dipendenti del ristorante “La Sonrisa” confiscato alla famiglia Polese: “Non può finire così una storia di 35 anni”. Nel Castello arriva il noto sindacalista Napoletano Giuseppe Alviti che solidarizza coi lavoratori.
Tremano per il futuro occupazionale i circa 150 dipendenti del grand hotel «La Sonrisa», conosciuto dal grande pubblico, anche televisivo, come «il castello delle cerimonie», confiscato e affidato al comune di Sant’Antonio Abate, nel napoletano.
I lavoratori si sono riuniti davanti al comune di Sant’Antonio Abate per esporre al sindaco Ilaria Abagnale le preoccupazioni che stanno vivendo. Il sindaco però non c’era e i lavoratori si sono aggiornati per giovedì mattina, per una marcia nelle strade di Sant’Antonio Abate. Alle 9 partiranno dai cancelli bianchi del castello. «Abbiamo chiesto rispettosamente le autorizzazioni alle forze dell’ordine e al comune – spiega Emma – perché noi non vogliamo disturbare né fare baccano.
Però vogliamo fare capire che abbiamo bisogno di lavorare. Saremo ricevuti in delegazione dal sindaco, ma saremo in tanti, perché davanti al comune porteremo anche le nostre famiglie».
A dare vicinanza e solidarietà ai lavoratori e’ stato il noto attivista sindacale napoletano Giuseppe Alviti che ha rimarcato quanto sia importante ed essenziale salvaguardare l’ attività occupazionale per tante famiglie annunciando che sarà in piazza in prima persona a favore della famiglia Polese e dei lavoratori tutti.
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