“La Provincia deve essere guidata dal capoluogo”, la maggioranza lancia Festa – IL CIRIACO

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Avellino – Nessun dubbio di fronte all’eventuale candidatura del sindaco Festa alla guida della Provincia di Avellino, anche se c’è attesa per capire le reali scadenze elettorali. Nel frattempo la maggioranza si dice pronta a sostenere la candidatura del primo cittadino a successore di Domenico Biancardi. «Una sua elezione non lo intralcerà nel ruolo di sindaco», sottolineano Elia De Simone, Gerardo Melillo e Diego Guerriero che ammettono: «Per le elezioni del nuovo Consiglio provinciale non c’è stato ancora un confronto in maggioranza, attendiamo di capire quando si voterà».

Ufficialmente le elezioni per il rinnovo del Consiglio sono fissate per il 13 dicembre, ma non tramonta l’ipotesi di uno slittamento a causa dell’emergenza Covid. Tra i banchi della maggioranza nessuno si espone per una sua eventuale candidatura a ruolo di consigliere provinciale, si attende la certezza della data elettorale prima di avviare il dibattito interno. Su un’eventuale candidatura di Gianluca Festa, il prossimo anno, alla guida di Palazzo Caracciolo, invece non ci sono perplessità. «Sarebbe giusto che il comune capoluogo esprimesse la presidenza, anche visto il lavoro che sta facendo il sindaco che non è di apparenza, ma di sostanza», sottolinea Elia De Simone, capogruppo “Davvero”. «Da quello che ho potuto vedere Festa ha le capacità per riuscire a portare avanti i due ruoli. Tra l’altro i palazzi di Comune e Provincia sono vicini», dice in maniera scherzosa il capogruppo che, invece chiude le porte a una sua eventuale candidatura a consigliere provinciale .«Non è nelle mie intenzioni – spiega De Simone – anche perché credo che sarebbe eccessivo uno scenario in cui la presidenza appartenesse al comune capoluogo e anche una parte del Consiglio fosse rappresentata dalla maggioranza».

Il tema delle elezioni provinciali, nonostante sia in divenire, non è ancora argomento di discussione anche perché prima bisognerà capire quando si voterà e se arriverà o meno una proroga a livello nazionale. «Non abbiamo ancora affrontato questo argomento anche perché, nonostante siamo in scadenza, si parla ancora di proroga», spiega Gerardo Melillo, capogruppo di “Viva”. Se sulle date ci sono ancora delle incertezze, sulla eventuale candidatura di Festa e sulla convivenza con il suo ruolo di sindaco non c’è la minima perplessità. «Se una persona lavora tanto ed è fattiva, non credo possano esserci problemi – spiega Melillo. Dipende da come si organizza. Potrebbe prevedersi un carico di lavoro maggiore, ma dall’altro lato si potrebbero ampliare le possibilità per città e provincia avendo questo doppio ruolo del capoluogo. Insomma ci sono i pro e contro, ma non dipendono dalla singola persona. Conosco bene il sindaco Festa, lavora molto e figuriamoci se possa temere ulteriori impegni. Anzi sono sicuro che non avrebbe alcun problema nel portare avanti il ruolo di sindaco e presidente della Provincia». Sulle prossime elezioni per il rinnovo dei consiglieri provinciale e su una sua possibile candidatura invece Melillo precisa: «Non ho affrontato questo ragionamento con il mio gruppo. Se qualcuno dovesse ritenere utile una mia candidatura, non avrei alcun problema, ma ripeto, appartengo a un gruppo che a sua volta si deve interfacciare con la maggioranza. Le decisioni le prendiamo insieme».

Gianluca Festa sarebbe in grado di svolgere in contemporanea sia il ruolo di sindaco del comune capoluogo che quello di Presidente della Provincia. Ne è convinto Diego Guerriero, capogruppo di “Viva la libertà”, che aggiunge: «Ho sempre immaginato che la città Avellino dovesse riappropriarsi del suo ruolo di capoluogo – aggiunge Guerriero. Una sua elezione servirebbe a riappropriarsi di questo ruolo che le spetta e che servirebbe a rafforzare ancora di più anche la Provincia, a maggior ragione oggi che abbiamo una carenza di rappresentanti in Alta Irpinia, dopo le regionali. E il capoluogo alla guida della Provincia garantirebbe maggiore tutela anche ai comuni limitrofi». Festa, quindi, sarebbe in grado di svolgere entrambi i ruoli, ma in caso di elezione dovrebbe «dotarsi di una squadra di persona che gli consenta di avere sempre chiaro le problematiche che riguardano sia la città che la provincia – spiega Guerriero. Detto questo credo che lui sia la persona adatta a diventare Presidente. Questo ruolo, in mano al sindaco di Avellino, può fungere da riferimento per tutto il territorio provinciale e consentirebbe alla città di rivestire quel ruolo di capoluogo che, per tante ragioni, non le viene più riconosciuto». L’eventuale elezione del sindaco di Avellino, secondo Guerriero, contribuirebbe a rafforzare ancora di più la provincia irpina soprattutto in questa delicata fase della pandemia, ma servirà «il contributo di più forze e persone che convergano su Festa. Dobbiamo portare avanti le istanze di un territorio e non di una parte politica in particolare». Su una sua eventuale candidatura a consigliere provinciale invece Guerriero non è al momento interessato anche se «sarebbe importante che ci fosse almeno un rappresentante del Consiglio comunale di Avellino per rafforzare di più quell’idea del contributo che deve fornire la città capoluogo e a cui mi riferivo prima».



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