La Realtà Irreale di Lucio Finale di scena al Carcere Borbonico

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Una libera espressione di colori, linee e forme che combina creando immagini astratte. E’ quella che consegna la mostra “Realtà irreale”, personale di Lucio Finale. Sarà inaugurata sabato 4 gennaio, alle 17.30, sarà inaugurata al Museo Irpino, presso la sede del Carcere Borbonico. La scelta è quella di non raffigurare un oggetto in tutta la sua ricchezza, ne esplora una o poche componenti. L’importante è l’atto creativo e il dipinto astratto diviene per Finale un’opera parzialmente realizzata.

Nato a Napoli nel 1970, sin da giovanissimo, da autodidatta, Lucio coltiva la passione per l’arte presepiale. Per motivi di lavoro giunge nel 2002 in terra irpina, dove ormai vive stabilmente. La sua naturale indole artistica, si esprime con il legno e la creta, che modella sebbene non abbia mai acquisito alcuna particolare tecnica di scultura. Da qualche tempo, la sua vena artistica ha incontrato la tavolozza, restando affascinato, tanto che, a chi dovesse chiederglielo, l’artista risponde che “si diletta a giocare con i colori”. L’osservatore interpreta in modo personale ciò che vede sulla tela, in base alle proprie esperienze, contribuendo a “creare” l’opera d’arte: ogni osservatore, infatti, risponde all’ambiguità dell’opera, sulla base delle proprie esperienze e dei propri conflitti. L’arte astratta non vuole rappresentare la realtà, tenta solo di interpretarla. La mostra sarà visitabile fino al 1 febbraio 2025, nei seguenti giorni e orari di apertura: dal martedì al sabato (domenica e lunedì chiusi al pubblico), dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00.



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